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Scandalo forno crematorio – Oltre 200 famiglie hanno incontrato il generale Garofano
Scandalo forno crematorio – Oltre 200 famiglie hanno incontrato il generale Garofano
Il Codacons ha tentato di non far trapelare la notizia, ma non poteva passare inosservata la tappa in città di Luciano Garofano, ex generale dei carabinieri al fianco dell’associazione che assiste alcuni dei biellesi potenzialmente coinvolti – come vittime – nello scandalo del tempio crematorio.
Il super consulente, che in passato ha comandato il reparto dei Ris, è arrivato in città nel tardo pomeriggio di martedì 11 dicembre. Alle 18, infatti, era in programma un incontro riservato ai clienti dell’associazione, che per questo caso si è affidata anche all’avvocato Alessandra Guarini, oltre che ai legali delle sedi di Biella e Gattinara del Codacons, Annalisa Sola e Stefania Grupallo. Riservato in tutti i sensi, dato che era impossibile parteciparvi se non invitati in qualità di clienti (per ovvie ragioni di deontologia professionale). Per ospitarli tutti – circa duecento le persone previste – è stata scelta l’aula magna di Città Studi.
E questo è quanto è dato sapere. Bocche cucite, ovviamente, per quanto riguarda i contenuti dell’incontro. E’ facile immaginare, però, che Garofano abbia illustrato ai presenti che genere di esami, accertamenti e riscontri scientifici – e in quali specifiche situazioni può avere senso che essi vengano svolti – possono essere effettuati nell’ambito delle indagini difensive, per provare a scoprire eventuali irregolarità verificatesi durante la cremazione del defunto.
Alla serata ha preso parte anche un altro esperto di grande rilievo, il consulente scientifico Daniela Ponzetti, psichiatra forense. Tantissime le domande da parte dei presenti.
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