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Ristrutturazioni appartamento e acquisto mobili, le agevolazioni fiscali 2017

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Con la Legge di Bilancio 2017, la Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2017 la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie e la detrazione, sempre del 50%, prevista per l’acquisto di mobili nuovi. Inoltre, novità di quest’anno, è stata introdotta una detrazione del 50% per le spese relative alle misure antisismiche per gli edifici presenti nelle zone sismiche considerate a rischio. Per le misure, invece, relative al recupero edilizio si applica l’aliquota IVA agevolata del 10%.

Con la Legge di Bilancio 2017, la Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2017 la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie e la detrazione, sempre del 50%, prevista per l’acquisto di mobili nuovi. Inoltre, novità di quest’anno, è stata introdotta una detrazione del 50% per le spese relative alle misure antisismiche per gli edifici presenti nelle zone sismiche considerate a rischio. Per le misure, invece, relative al recupero edilizio si applica l’aliquota IVA agevolata del 10%.

    1. Ristrutturazione edilizia

Ristrutturare un appartamento oggi quindi conviene.  Ma quali sono le condizioni per richiedere l’agevolazione sulle ristrutturazioni edilizie? Bisogna, innanzitutto, considerare che il limite massimo di spesa sostenuta (dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017) non deve superare i 96mila euro. Inoltre, la detrazione del 50% è ripartita in 10 quote annuali del medesimo importo.

La detrazione si applica sugli interventi di manutenzione straordinaria, sia per il restauro e il risanamento conservativo sia per i lavori di ristrutturazione edilizia applicati alle unità immobiliari residenziali, anche rurali. Rientrano anche gli interventi che riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di autorimesse, la bonifica amianto e la cablatura degli edifici. Oltre alle spese necessarie per effettuare i lavori, la detrazione è applicata anche alle spese sostenute per la progettazione, per le prestazioni professionali, per la messa in regola degli edifici, per l’acquisto dei materiali e per l’effettuazione di sopralluoghi. La manutenzione ordinaria, infine, è soggetta alla detrazione solo se gli interventi avvengono su parti comuni.

La novità interessante e conveniente è che possono usufruire della detrazione non solo i proprietari degli immobili, ma anche gli inquilini e i comodatari. Hanno, quindi, diritto all’agevolazione i proprietari (o nudi proprietari), i titolari di un diritto reale (come usufrutto o uso), l’inquilino o il comodatario,  i soci di cooperative e gli imprenditori individuali (per immobili che non rientrano tra gli strumentali e merce). La detrazione spetta anche al convivente del proprietario dell’immobile (che risulta tale nel momento in cui iniziano i lavori).

Per ottenere la detrazione è necessario inviare (prima dell’inizio dei lavori), all’Azienda sanitaria locale competente per territorio, una comunicazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno ed effettuare il pagamento delle spese detraibili tramite bonifico bancario o postale (con causale del versamento e codice fiscale del beneficiario della detrazione). Inoltre, è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile di cui è stata fatta la ristrutturazione. Per chi preferisce evitare lo stress e avere la garanzia di beneficiare delle agevolazioni fiscali è possibile rivolgersi a società di ristrutturazioni specializzate in servizi chiavi in Mano come FacileRistrutturare.it che si occupano di tutte le fasi di una ristrutturazione dalle pratiche amministrative, alla progettazione alla direzione dei lavori.

    1. Bonus mobili

La detrazione del 50% è applicata anche sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (di classe non inferiore ad A+) destinati a un appartamento ristrutturato.

La detrazione può essere richiesta per mobili ed elettrodomestici acquistati a partire dal 1° gennaio 2017. L’importo sostenuto non può superare il limite dei 10mila euro e la detrazione è ripartita in dieci quote annuali del medesimo importo. Restano esclusi le porte, la pavimentazione, le tende e i tendaggi e i complementi d’arredo.

Importante, infine, per ottenere la detrazione è che la data di inizio lavori sia anteriore a quella relativa alle spese sostenute per l’acquisto dei mobili.

 

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