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Rifiuti, la stessa chiave apre centinaia di lucchetti

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I quasi 1.800 lucchetti che sigillano i contenitori dei rifiuti distribuiti a tutta la città non sono tutti diversi.

I quasi 1.800 lucchetti che sigillano i contenitori dei rifiuti distribuiti a tutta la città non sono tutti diversi. Non poteva essere altrimenti, pena un’impossibile gestione della raccolta da parte degli addetti. In realtà esistono solamente 11 differenti modelli di serratura. Quindi per evitare che con una sola chiave si possano aprire i bidoni dei vicini di casa, facendo pagare loro i propri rifiuti, i bidoni sono stati distribuiti in modo tale che in una data via non ce ne siano due con la stessa serratura. Se, come segnala un lettore, questo non è avvenuto gli interessati possono contattare gli uffici Seab per modificare la distribuzione dei lucchetti.
«Non potevamo pensare – spiega Diego Presa, assessore e vicesindaco di Biella – di installare ogni lucchetto diverso dall’altro. Avremmo fatto impazzire gli addetti alla raccolta dei rifiuti costringendoli ad avere un mazzo di chiavi esageratamente numeroso».
Risolto il mistero dei lucchetti, la nuova raccolta puntuale sembra funzionare, ma per avere un effettivo riscontro bisogna aspettare la fine dell’anno. La raccolta puntuale a febbraio ha fatto registrare un -29% di rifiuti urbani rispetto al 2015 e differenziata verso il 70%. Ogni giorno, per tutto il mese scorso, sono stati oltre 6 le tonnellate di rifiuti indifferenziati in meno che sono stati portati in discarica rispetto allo stesso mese del 2015. Per la prima volta Biella ha consegnato all’impianto di Cavaglià meno di 500 tonnellate in un mese. Il dato esatto, riferito a febbraio 2016 sul corrispondente mese del 2015, parla di un risparmio del 29,8%, passando dalle 608,85 tonnellate di “solidi urbani” dell’anno scorso alle 442,53 di quest’anno. La riduzione media dell’anno, calcolata sui primi due mesi, è del 27% circa. «Secondo i calcoli dei nostri uffici – sottolinea Presa – in proiezione la raccolta differenziata a febbraio dovrebbe salire almeno del 2%. Questo ci porterebbe, sommando il dato “puro” al 5% dei rifiuti assimilati, ovvero smaltiti in proprio da industrie, terziario e aziende commerciali, a superare la soglia del 70%».
Quanto al fenomeno degli abbandoni, non risultano in realtà particolari incrementi rispetto al recente passato: «L’ufficio ambiente conserva in archivio le segnalazioni arrivate negli anni scorsi – dice l’assessore – E quelle relative alle “minidiscariche abusive” sono sempre state numerose. L’esperienza di “Puliamo il mondo”, l’iniziativa annuale che svolgiamo con Legambiente, lo dimostra: in passato sono stati trovati persino sacchi di monetine, o interi arredamenti».

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