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Pronto soccorso, da ieri lo spuntino gratuito per rendere meno lunga l’attesa

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Un “packed lunch” a misura di paziente. Da ieri, martedì 16 agosto il Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’ASL di Biella ha attivato un servizio dedicato per migliorare il comfort. Le persone già prese in carico dal medico, in attesa di referti, consulenze, ricoveri o dimissioni ricevono un sacchetto con uno spuntino preparato dalla mensa dell’Ospedale. All’interno ci sono: una pizzetta o un panino al formaggio, un passato di frutta, mezzo litro di acqua naturale, n tris di posate monouso.

<Un “packed lunch sensibile” – si legge nel comunicato dell’Asl – pensato anche per chi, fedele a un altro culto religioso, non mangia la carne. Un accorgimento introdotto anche in considerazione dell’elevato numero di accessi di pazienti stranieri. Non può usufruire del sacchetto chi è in attesa di accertamenti strumentali o trattamenti terapeutici che richiedono il digiuno. Questi pazienti hanno il “packed lunch” dopo aver eseguito gli esami, in base all’esito emerso e al parere del medico. Tra le novità introdotte vi è anche un servizio pensato per i pazienti più anziani. Nei momenti di emergenza e concitazione che accompagnano i passaggi in Pronto Soccorso, infatti, un aspetto per molti problematico è spesso quello legato alla necessità di dover riporre da qualche parte la protesi dentaria. Adesso chi ha questa necessità riceve un contenitore ad hoc colorato che diventa di sua proprietà; dalla consegna è il paziente, o chi per lui, a custodirlo, come si legge nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale>.

Un “packed lunch” a misura di paziente. Da ieri, martedì 16 agosto il Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’ASL di Biella ha attivato un servizio dedicato per migliorare il comfort. Le persone già prese in carico dal medico, in attesa di referti, consulenze, ricoveri o dimissioni ricevono un sacchetto con uno spuntino preparato dalla mensa dell’Ospedale. All’interno ci sono: una pizzetta o un panino al formaggio, un passato di frutta, mezzo litro di acqua naturale, n tris di posate monouso.

<Un “packed lunch sensibile” – si legge nel comunicato dell’Asl – pensato anche per chi, fedele a un altro culto religioso, non mangia la carne. Un accorgimento introdotto anche in considerazione dell’elevato numero di accessi di pazienti stranieri. Non può usufruire del sacchetto chi è in attesa di accertamenti strumentali o trattamenti terapeutici che richiedono il digiuno. Questi pazienti hanno il “packed lunch” dopo aver eseguito gli esami, in base all’esito emerso e al parere del medico. Tra le novità introdotte vi è anche un servizio pensato per i pazienti più anziani. Nei momenti di emergenza e concitazione che accompagnano i passaggi in Pronto Soccorso, infatti, un aspetto per molti problematico è spesso quello legato alla necessità di dover riporre da qualche parte la protesi dentaria. Adesso chi ha questa necessità riceve un contenitore ad hoc colorato che diventa di sua proprietà; dalla consegna è il paziente, o chi per lui, a custodirlo, come si legge nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale>

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