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Perde il portafogli contenente mille euro. Lo ritrovano due ragazzi

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Perdere il portafoglio non è mai piacevole, ma è un’esperienza che può trasformarsi in un vero incubo se hai appena ritirato il denaro necessario per pagare la rata del mutuo.

Perdere il portafoglio non è mai piacevole, ma è un’esperienza che può trasformarsi in un vero incubo se hai appena ritirato il denaro necessario per pagare la rata del mutuo. Una disavventura vissuta a Chiavazza sulla propria pelle da Palmiro Sita, restauratore torinese spesso nel Biellese per lavoro, conosciuto da tutti come Beppe. A lui, però, è andata bene: due ragazzi hanno trovato il portafoglio e glielo hanno restituito.
La vicenda risale a circa un anno fa, ma Beppe sta ancora cercando i due giovani in questione per ringraziarli.
«Era un giorno di luglio dell’anno scorso – racconta -. Uscito dall’edicola di via Rosazza, ero andato al bar per bere un caffè. Al momento di pagare, mi accorsi di non avere più il portafoglio, probabilmente era caduto dalla tasca della giacca».
Dentro, come detto, c’erano quasi 900 euro in contanti, quelli che Beppe avrebbe dovuto versare per il mutuo.
«Corsi a destra e a manca – spiega -, lo cercai in tutta la via. Ero terrorizzato all’idea di aver perso tutti quei soldi. A un certo punto vidi due ragazzi che mi guardavano da lontano. Si avvicinarono e, porgendomi il portafoglio, mi dissero: “Forse lei sta cercando questo, assomiglia all’uomo nella foto del documento”».
Decisamente sollevato, Beppe li ringraziò, consapevole di quanto avesse appena rischiato.
«Ero talmente eccitato da non credere ai miei occhi – racconta ancora -. Sul momento mi sdebitai con la poca disponibilità che avevo in quel momento (con quella somma, quel giorno, doveva pagarci la rata). Volevo offrirgli da bere, ma pioveva e loro mi risposero che non potevano fermarsi. Allora restammo d’accordo di rivederci un’altra volta con calma. Erano della zona, non avremmo dovuto avere difficoltà a incrociarci ancora. Invece non li ho mai più visti».
A distanza di un anno, Beppe non ha dimenticato il gesto generoso di due ragazzi onesti e vorrebbe incontrarli per offrirgli almeno da bere come promesso, oltre che per ringraziarli.
«Avevano tra i 25 e i 30 anni al massimo – è la descrizione -, sembravano studenti. Abbastanza magri e longilinei, entrambi avevano i capelli castani e un po’ di barba. Spero che leggendo questo articolo vi contattino o si rivolgano al Caffè Chérie della piazza. Possono lasciare un loro contatto alla barista, lei mi conosce e in quel locale passo spesso. Voglio offrir loro qualcosa da bere e sdebitarmi come si deve, è il minimo che possa fare».

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