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«Perchè a Trivero manca ancora un bancomat?»

Una cittadina solleva un questione che si trascina ormai da diverso tempo

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perché a trivero manca ancora un bancomat

«Perchè a Trivero manca ancora un bancomat?. Ma è possibile che in tutta la zona non ci sia più nemmeno uno sportello per il prelievo di contanti, di banca o di posta?».

Se lo chiede una cittadina con trascorsi in consiglio comunale, Luisella Bidese, in un post che ha alimentato un notevole dibattito sul gruppo Facebook “Se di Trivero se…”.

«Perchè a Trivero manca ancora un bancomat?»

«Vorrei porre un quesito serio – scrive la donna -. Ieri sono andata a Lora all’ufficio postale. Forse da più di dieci anni si parla del posizionamento di uno sportello postamat in ufficio. Ho chiesto lumi alle impiegate allo sportello, che hanno sollevato lo sguardo al cielo… Ma l’amministrazione comunale, in carica da diversi anni non ha a cuore questa parte del nostro grande comune? Lascia tranquillamente che l’acqua vada in giù ed il fumo vada in su, senza battere ciglio? Come sempre questa situazione fosse ineludibile? Eppure il nostro sindaco è nato e cresciuto a Trivero, non vede il degrado?».

«Non può, questa amministrazione, intervenire con richieste pressanti alle Poste Italiane affinché installato un postamat? Mi metto nei panni delle persone anziane, disabili o non automunite. Ci preoccupiamo tanto per gli immigrati, gli extracomunitari, giustamente, ma ci dimentichiamo dei cittadini italiani deboli o fragili? La mia mamma mi ha sempre insegnato che “la prima carità l’è culla dl’us”, poi, se hai di più, dai anche agli altri. Sarò impopolare e fuori dal coro, ma la penso così».

I commenti

Ovviamente questa segnalazione ha dato il via a una serie di commenti di vario genere. C’è chi fa notare che Poste Italiane non prende certi ordini dall’amministrazione comunale. Ma è opinione abbastanza condivisa che l’alto Triverese sia in generale poco considerato e valorizzato. E alla fine il risultato è quello della progressiva desertificazione.

Desertificazione che tocca le filiali degli istituti di credito (da tre a zero, considerata anche la Cassa di risparmio di Guala). Ma anche i negozi aperti sempre più rarefatti. E anche del progetto di aprire una stazione di servizio al posto di quella chiusa a Lora non se ne sente più parlare, nonostante il notevole passaggio di turisti.
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