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Per il Giro d’Italia il comune ha speso 95.159 euro e 33 centesimi

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In un Giro d’Italia dai grandi numeri ce n’è uno un po’ più piccolo rispetto al passato: è la spesa complessiva per le casse comunali per l’arrivo della corsa rosa a Biella. L’esborso per la sola città ammonta a 95.159,33 euro, «meno che nel 2014» ha sottolineato il presidente del comitato di tappa Sergio Leone «ma organizzando più eventi collaterali». La conferenza stampa in cui Leone, insieme al sindaco Marco Cavicchioli e agli altri componenti del comitato di tappa, ha fornito le cifre è stata l’occasione per un bilancio complessivo dell’evento, che ha portato decine di migliaia di persone tra Oropa e Biella e ne ha catalizzate a milioni davanti alla tv per la diretta della corsa.

Nella spesa da poco più di 95mila euro la fetta più grande va a Rcs, organizzatrice del Giro d’Italia, per la convenzione che ha reso Biella città di tappa. I 73.200 euro (la quota base più Iva) sono la metà di quanto dovuto agli organizzatori: dell’altra metà si fa carico la Regione Piemonte. Ad Atl («braccio operativo del comitato» ha precisato Leone) sono andati 8,364 euro, fondamenta del budget a disposizione per eventi e iniziative collaterali (dal sostegno alle manifestazioni ciclistiche alla stampa di pieghevoli e opuscoli), che l’azienda turistica ha arricchito attraverso contributi (come i 5mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per le paline lungo la salita) e sponsor privati. «Ma spiace constatare che, a parte la Fondazione Crb e Città Studi, fondamentale per la realizzazione del sito web www.giroabiella.it, e con l’eccezione di pochi preziosi operatori economici, il resto del territorio non ha creduto in questa operazione e nella sua azione trainante». Le altre voci del bilancio comprendono il noleggio di transenne e wc chimici per il percorso (rispettivamente 4.097,07 e 6.838,10 euro), il servizio di assistenza sanitaria a cura del 118 di Novara (4.011,56 euro), servizi tecnici vari (2.013 euro), la pulizia straordinaria delle aree (2.445 euro), il servizio della Croce Rossa (1.800 euro), l’assicurazione e la sorveglianza per le opere esposte in piazza Duomo (192,70 euro) e il pranzo per i volontari di Protezione Civile e Cri (561,60 euro).

Un bilancio costi-benefici esatto è impossibile da calcolare. «Ma se, come ha stimato Rcs, la ricaduta sul territorio biellese è stata di almeno 1,2 milioni di euro» ha aggiunto Leone «mai investimento è stato più proficuo». 

In un Giro d’Italia dai grandi numeri ce n’è uno un po’ più piccolo rispetto al passato: è la spesa complessiva per le casse comunali per l’arrivo della corsa rosa a Biella. L’esborso per la sola città ammonta a 95.159,33 euro, «meno che nel 2014» ha sottolineato il presidente del comitato di tappa Sergio Leone «ma organizzando più eventi collaterali». La conferenza stampa in cui Leone, insieme al sindaco Marco Cavicchioli e agli altri componenti del comitato di tappa, ha fornito le cifre è stata l’occasione per un bilancio complessivo dell’evento, che ha portato decine di migliaia di persone tra Oropa e Biella e ne ha catalizzate a milioni davanti alla tv per la diretta della corsa.

Nella spesa da poco più di 95mila euro la fetta più grande va a Rcs, organizzatrice del Giro d’Italia, per la convenzione che ha reso Biella città di tappa. I 73.200 euro (la quota base più Iva) sono la metà di quanto dovuto agli organizzatori: dell’altra metà si fa carico la Regione Piemonte. Ad Atl («braccio operativo del comitato» ha precisato Leone) sono andati 8,364 euro, fondamenta del budget a disposizione per eventi e iniziative collaterali (dal sostegno alle manifestazioni ciclistiche alla stampa di pieghevoli e opuscoli), che l’azienda turistica ha arricchito attraverso contributi (come i 5mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per le paline lungo la salita) e sponsor privati. «Ma spiace constatare che, a parte la Fondazione Crb e Città Studi, fondamentale per la realizzazione del sito web www.giroabiella.it, e con l’eccezione di pochi preziosi operatori economici, il resto del territorio non ha creduto in questa operazione e nella sua azione trainante». Le altre voci del bilancio comprendono il noleggio di transenne e wc chimici per il percorso (rispettivamente 4.097,07 e 6.838,10 euro), il servizio di assistenza sanitaria a cura del 118 di Novara (4.011,56 euro), servizi tecnici vari (2.013 euro), la pulizia straordinaria delle aree (2.445 euro), il servizio della Croce Rossa (1.800 euro), l’assicurazione e la sorveglianza per le opere esposte in piazza Duomo (192,70 euro) e il pranzo per i volontari di Protezione Civile e Cri (561,60 euro).

Un bilancio costi-benefici esatto è impossibile da calcolare. «Ma se, come ha stimato Rcs, la ricaduta sul territorio biellese è stata di almeno 1,2 milioni di euro» ha aggiunto Leone «mai investimento è stato più proficuo». 

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