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“Mi piacerebbe vedere la pace nel mondo”

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La barista intervistata questa settimana si chiama Stefania Bosco, ha 36 anni e con la sua collega Laura Milani gestisce il bar “Golosità” di via Della Vittoria a Chiavazza.
Un sorriso simpatico, che si cela in un volto che dimostra almeno dieci anni in meno di quelli che realmente ha, Stefania è entrata a far parte del mondo della ristorazione da 22 anni, quando lei di primavere ne aveva appena 14. Neanche a dirlo, tutto ciò è fortemente dovuto alla grande passione per il suo mestiere. Di professionalità ne ha da vendere e lo si capisce subito dalla manualità che ha nel preparare dai cocktail alle normali colazioni.

La barista intervistata questa settimana si chiama Stefania Bosco, ha 36 anni e con la sua collega Laura Milani gestisce il bar “Golosità” di via Della Vittoria a Chiavazza.
Un sorriso simpatico, che si cela in un volto che dimostra almeno dieci anni in meno di quelli che realmente ha, Stefania è entrata a far parte del mondo della ristorazione da 22 anni, quando lei di primavere ne aveva appena 14. Neanche a dirlo, tutto ciò è fortemente dovuto alla grande passione per il suo mestiere. Di professionalità ne ha da vendere e lo si capisce subito dalla manualità che ha nel preparare dai cocktail alle normali colazioni.

«Ho mosso i miei primi passi dietro ad un bancone al bar Moderno – spiega Stefania – che praticamente ero ancora una bambina. Da li sono stata assunta al City bar, poi a quello dell’Esselunga per poi terminare la mia carriera da dipendente al bar Fashion di via Italia a Biella. La voglia di poter gestire un locale tutto mio era tanta. Io e la mia socia Laura ci siamo messe alla ricerca di un bar ed ora eccoci qua».

Sicuramente gestire un locale proprio è diverso che stare alle dipendenze di qualcuno: «Nel mio caso – continua Stefania – la passione è sempre la stessa, diciamo che ora tutto quello che faccio e che creo e solamente per me. Sono molto soddisfatta, ci siamo create la nostra clientela, tutta gente simpatica e a modo. Da parte mia ho sempre messo un grande impegno per far si che chi entra nel locale si debba in un certo qual modo sentire a proprio agio, quasi come fosse a casa propria. Creare un ambiente famigliare è molto importante, come lo è accogliere sempre i clienti con un sorriso».

A parte il lavoro, come tutte le donne della sua età, Stefania coltiva qualche hobby: «Mi piace tanto leggere. I libri che più mi appassionano sono i romanzi. Nel mio tempo libero ascolto anche molta musica. Amo tanto lo stile revival anni 80 e 90. Anche lo sport è tra le mia passioni preferite. Adoro la pallavolo. Seguo soprattutto la nazionale italiana. Durante le olimpiadi mi sono data al tifo sfrenato».
Ma una persona che gestisce un bar, ama trascorrere qualche ora in compagnia degli amici in altri locali? «Assolutamente si – continua Stefania – io frequento spesso i locali biellesi e a volte mi reco anche fuori porta».

Come tutti i giovani anche la nostra Stefania avrà un sogno nel cassetto? «A me piacerebbe svegliarmi un mattino e leggere la notizia che finalmente è arrivata la pace nel mondo. Sarebbe la cosa più bella in assoluto».

Entrando nel merito del concorso “Totobaristi”, per che motivo i clienti dovrebbero votare per Stefania? «Secondo me – conclude – perchè si trovano bene nel mio locale. Ci terrei nel ringraziare in particolar modo tutti coloro che in questi 22 anni hanno creduto in me insegnandomi la professione e tutti i suoi trucchi. Senza di loro non sarei mai riuscita ad arrivare a questo livello». Ma in 22 anni di professione Stefania ricorderà almeno un aneddoto simpatico? «Era la sera del 31 dicembre del 1996. Ricordo che stavo servendo ad un tavolo. Tutto d’un tratto mi è caduto un succo di frutta su di un abito da sera di una signora. Ci sono rimasta di un male che non potrò mai dimenticare».

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