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«Mi affascina tutto un sacco. E dire che ero timida»

Marta Di Stefano, 16 anni, racconta del suo sogno di diventare cantante o di lavorare nel mondo dello spettacolo

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COSSATO Marta Di Stefano, 16 anni, racconta del suo sogno di diventare cantante o di lavorare nel mondo dello spettacolo.

«Canto da quando ero piccola – spiega -. I miei genitori mi hanno abituata ad ascoltare diversi generi musicali. Soprattutto amavo Lady Gaga. Ho iniziato con i suoi brani. Premetto che ero stonata, però ci tenevo. Volevo rimanere vicino alla musica, cantando con altri.
Ho iniziato nel coro della parrocchia di Gesù Nostra Speranza, in cui c’erano della compagne di classe. Era il periodo della scuola primaria. Ho provato per diversi anni, pur sapendo di essere tanto timida.

Nel tempo ho sentito di voler proseguire, ma con qualcosa di più impegnativo. Ho iniziato a prendere lezioni, ho poi partecipato all’open day della scuola di musica “Sonoria”, con sede a Villa Berlanghino, e, dietro suggerimento di papà, ho seguito le lezioni da loro. Era il 2018 e io ero un po’ più grandina. Per fortuna, la scuola mi ha assegnato un insegnante bravissimo, che si chiama Riccardo Ruggeri. Grazie a lui sono migliorata tantissimo.

Nel frattempo ho iniziato anche a scrivere musica, qualcosina, da un annetto, testi e note. Alle scuole medie, seguendo l’indirizzo musicale, avevo studiato pianoforte. Sempre Riccardo mi sta seguendo sotto questo aspetto.

Il genere musicale che prediligo è il pop, senza preferenze per la lingua: italiano, spagnolo, francese o inglese. Ascolto davvero di tutto. Culture diverse. E nella scrittura esce qualcosa di bello. Facendo riferimento alla mia esperienza, scrivo di questioni personali, di adolescenza e di amore.

Nel pezzo a cui sto lavorando e che spero uscirà presto, per ora non ci sono brani miei sul mercato, si parla di riscaldamento globale. È un tema che sta interessando tanti giovani».

Attualmente Marta frequenta il terzo anno del Liceo Linguistico di Cossato.

Quali sono i progetti per prossimi anni?
«La prossima estate vorrei tentare la partecipazione al talent show “X-Factor”. Sono giovane, magari non funzionerà subito. C’è un sacco di gente bravissima, ma voglio tentare. Già l’anno scorso ho cercato di partecipare al Contest “Tour music fest”, che si è svolto nella Repubblica di San Marino, ma non ho superato la selezione. Quest’anno invece sono arrivata in finale. Sono esperienze. Non mi aspetto nulla.
È fantastico potermi esibire sul palco, che è la cosa più bella. Mi ha fatto cambiare tanto. Se me lo avessero detto anni fa, non ci avrei creduto. Sarebbe stato imbarazzante per la mia timidezza. Negli ultimi anni mi sono sciolta.
Potrei poi seguire un percorso di studi al Dams, che in generale apre all’arte, al mondo dello spettacolo, del cinema. Mi affascina tutto un sacco».

Vogliamo lasciare un messaggio ai ragazzi che, come te, iniziano ora un percorso musicale?
«Dico di provare a fare tutto ciò che amano, anche se sembra impossibile, perché fa crescere tantissimo. Si scopre di poter fare cose che neanche avevamo immaginato, come è accaduto a me.
Salire sul palco, ad esempio, mi sembrava impossibile, invece mi sono buttata. Bisogna credere in se stessi».

Anna Arietti

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