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Messo via Corradino, ecco nuovi eroi delle figuracce

“Il Dardo”, la rubrica a cura di Guido Dellarovere

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Messo via Corradino, che in questi anni tanto ci ha fatto conoscere a livello nazionale e, forse involontariamente, ha ispirato i suoi colleghi leghisti Ercoli, con la sua perla imbarazzante in consiglio comunale contro la Bruschi e l’allattamento al seno, e Moscarola, con il disastro della bicicletta gigante a Oropa dedicata a Pantani, che ha resistito alle migliaia di visitatori durante il giro d’Italia ma non al peso della foto artistica. Noi biellesi non potevamo restare a lungo senza eroi della figura di palta e Madre Natura ci è venuta subito in soccorso per tornare alla ribalta nazionale con un’altra “gretinata”, stavolta in salsa berlusconiana.

I fatti sono noti a tutti: Roma intitola l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi e la vice presidente del consiglio di Biella scrive che sarebbe stato più adatto dedicargli “un centro massaggi con happy ending o un luogo predisposto per le orge”. Una bella perla di saggezza ed eleganza dedicata a un morto che, pur con tutti i vizi che non ha mai nascosto, è pur stato presidente del consiglio e, prima ancora, ha sempre dato benessere e lavoro come nessun altro in Italia.

Le varie amministrazioni mancine nel Dopoguerra hanno intitolato piazze e vie con soggetti altrettanto divisivi e chiacchierati per la loro condotta morale.

Negli anni 50 l’adulterio era reato, non esisteva il divorzio, eppure ricordiamo tutti la storia del “Migliore” con l’amata Leonilde: ma allora nessuno di sinistra si permise di fare del sarcasmo da bar di Caracas e nemmeno quando vennero calate su tutto il territorio nazionale aree pubbliche dedicate al buon Palmiro Togliatti. Per non parlare poi di Secchia e compagni vari…ma questo perchè, a parer mio, quando una persona ha donato tempo, energie e salute per la Patria in modo importante, poco importa dei suoi vizi sessuali. Mi sorprende che la battuta, se così possiamo chiamarla, arrivi da una che da sempre partecipa alle sfilate libertarie dei Pride ed è neo vice presidente del consiglio di Biella in quota PD. Chissà cosa pensa di Ilaria Salis e del diritto ad occupare le case che l’ha portata a Bruxelles: sarebbe interessante saperlo. Per i biellesi, ovviamente.

In Italia siamo ormai talmente abituati al leitmotiv che l’agenda etica la detta la Sinistra per diritto di partito, che loro tutto possono dire e fare. Ma se lo fanno quelli di destra allora sono fascisti, razzisti, omofobi da condannare senza appello. Ultimamente non si parla che di antifascismo, argomento dove i compagni sono gli unici ad avere il diritto di dare patenti antifasciste. Penso al caso del compagno Teagno, neosindaco di Mongrando che, uscendo dagli schemi di via Piave, ha fatto una lista che ha sconfitto il super compagno Filoni, col risultato che Furia, pezzo da 90 del PD biellese, ha intimato al nuovo sindaco di dichiararsi antifascista. Chiedo per un amico, ma chi è costui che, oltre ad aver perso le elezioni, si arroga il diritto di poter giudicare gli altri pretendendo di dare patenti di democrazia?

I nostri rappresentanti biellesi dovrebbero imparare una cosa sola, secondo me: l’arte di tacere quando il buon senso e l’educazione lo suggeriscono, invece di scatenare la bestialità che è in loro: persa anche questa volta l’occasione di far bella figura, Silvio avrà l’aereoporto, Michele Teagno farà il sindaco senza patente antifascista e a sinistra continueranno a giudicare i vizi e i vizietti degli altri, senza guardare i propri, presenti e passati e a prescindere dai vari orientamenti LGBTQIA+.

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1 Commento

1 Commento

  1. elena rossettie

    15 Luglio 2024 at 13:29

    Penso che, non avendo altre armi, continuate a fare le vittime…La consigliera non meritava le ve nissero chieste le dimissioni ed il popolo italiano, pur riconoscendo i meriti del Cavaliere che ha reso grandi le sue industrie grazie anche alla politica (o no??) forse avrebbe preferito che non si decidesse così in fretta. Candidati eccellenti e meritevoli il Paese ne aveva… Carla Fracci??? La prima
    donna italiana sarebbe stata…

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