Attualità
L’orso è stato visto in frazione Violetto a Valle Mosso
VALLE MOSSO -A distanza di una decina di giorni dal primo avvistamento avvenuto lunedì della scorsa settimana, nella serata di giovedì c’è stata una seconda segnalazione sull’eventuale presenza dell’orso nel Biellese. Intorno alle 22 i carabinieri hanno ricevuto una telefonata circa il possibile passaggio dell’animale nel territorio di Valle Mosso, in particolare in frazione Violetto. Sul posto si è recata una pattuglia che però non ha trovato alcuna traccia. I militari hanno dunque registrato la segnalazione e raccolto le indicazioni fornite dal testimone.
Se come ipotizzato l’orso è il maschio M 29, dopo una lunga permanenza in Valdossola durata circa un anno e caratterizzata anche da sconfinamenti nella vicina Svizzera, l’esemplare si sta muovendo lentamente verso occidente, attraversando così anche il Biellese, alla ricerca di nuove fonti d’alimentazione e di una femmina. Considerando che nel territorio elvetico l’abbattimento degli orsi da parte delle autorità è pratica comune, M 29 non è considerato un animale problematico.
Sulle sue tracce nella giornata di mercoledì si sono posti il presidente di Federcaccia Guido Dellarovere e il guardiacaccia volontario Maurizio Gasparini che hanno raggiunto la zona del primo avvistamento, ovvero quella del Piancone. «Abbiamo posizionato – spiega Dellarovere – alcune foto-trappole, che monitoreremo quotidianamente. Ci tengo a precisare che questi strumenti in nessun modo possono nuocere a qualsivoglia animale né violare la privacy di nessuno. Se l’orso è ancora in zona e lo immortaleremo, renderemo subito pubbliche le prove come in passato abbiamo già fatto per i lupi».
Gasparini la scorsa settimana aveva dichiarato di aver visto un orso dalle parti della diga del Piancone, nel comune di Portula, in alta Valsessera. Un avvistamento e una notizia che hanno fatto tanto discutere. «Ci stiamo comportando come per le segnalazioni dei lupi – aggiunge Dellarovere -. Mercoledì l’orso non l’abbiamo visto, durante la nostra ricognizione, né abbiamo individuato possibili tracce. Nella zona indicata da Gasparini, però, ci sono una serie di indicazioni interessanti: molti arbusti sono spaccati, come dal passaggio di un animale di grosse dimensioni. Che sia poi un orso, lo vedremo. Mi sento di aggiungere che, un orso, per fame o perché alla ricerca di una compagna, può percorrere anche 50 chilometri al giorno. E se questo esemplare fosse M29 avvistato in Valsesia o nel Canton Ticino in Svizzera, non è detto che sia ancora dalle nostre parti».
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook