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La superstrada è diventata una discarica

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L’inciviltà sta diventando un problema. Nonostante gli ultimi interventi per ripulire la superstrada, puntualmente ai bordi della carreggiata ricompaiono cumuli di rifiuti abbandonati.

L’inciviltà sta diventando un problema. Nonostante gli ultimi interventi per ripulire la superstrada, puntualmente ai bordi della carreggiata ricompaiono cumuli di rifiuti abbandonati.
A segnalare l’ennesimo scenario di degrado è Antonio Montoro, ex consigliere comunale di Biella.

«Percorrendo  la superstrada da Biella a Cossato sono rimasto impressionato dal volume di rifiuti abbandonati  lungo il percorso – spiega -. Immagini che non pensavo assolutamente appartenessero al nostro Biellese. Il tratto da Cerreto Castello a Masserano è una discarica a cielo aperto. Bottiglie, taniche,cassette, lungo la carreggiata. Le piazzole di emergenza letteralmente invase dai rifiuti abbandonati».
Montoro chiede quindi alle autorità competenti di pulire rimettere in sicurezza la strada, oltre che di fermare “gli autori di questo degrado”.

Più facile a dirsi che a farsi, potrebbe essere la risposta del presidente Emanuele Ramella Pralungo, che da alcuni mesi sta cercando di ridare decoro alla super.
«Per anni quell’area non è stata pulita – spiega -, noi l’abbiamo fatto due volte nel giro di poco tempo e continueremo a ripulirla. Abbiamo già affrontato la situazione anche con il presidente di Seab e il sindaco di Cossato, ma trovare soluzioni “definitive” non è facile. Bisogna farsi delle domande su chi è che lascia i rifiuti per strada e chiedersi in che società viviamo, una società che non capisce che questi comportamenti, dettati dall’inciviltà di pochi idioti, purtroppo danneggiano tutti perché i costi ricadono sulla collettività». Fermarli non è semplice: «Non possiamo né sparargli addosso né metterci a dormire lì. Una soluzione può essere l’installazione di una telecamera, ma costa. E non è detto che il problema a quel punto non si riproponga poco più in là». Secondo Ramella Pralungo, i responsabili potrebbero essere già in là con gli anni: «Si tratta di un grosso problema generazionale – chiarisce – i bambini e i ragazzi di oggi hanno una sensibilità differente sui temi ambientali. Altri purtroppo non hanno ricevuto la stessa educazione “ecologica”. In ogni caso ci attiveremo in ogni modo per contrastare il fenomeno».

Un fenomeno che non sembra essere migliorato con l’introduzione della raccolta puntuale dei rifiuti. Anzi. Sarà un caso, ma le aree in cui sono sorte le principali discariche a cielo aperto sono proprio a Biella e Cossato, i due Comuni più grandi del Biellese, ma anche quelli che sono passati alla raccolta puntuale.

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