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La scuola di Pavignano perde la prima media

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La scuola media di Pavignano perde la classe prima. A darne la notizia sono gli stessi genitori, imbufaliti nel constatare che i propri figli dovranno iniziare l’anno scolastico al di fuori del quartiere.

La scuola media di Pavignano perde la classe prima. A darne la notizia sono gli stessi genitori, imbufaliti nel constatare che i propri figli dovranno iniziare l’anno scolastico al di fuori del quartiere.
«Dicono che prima o poi tutto ha una fine e purtroppo anche Pavignano sta piano piano decadendo – si legge nella lettera inviata al giornale dai genitori interessati da tale decisione – A contribuire a questo lento e  inesorabile destino per la periferia dimenticata della nostra città ci sarà la mancata costituzione della classe prima media per l’anno scolastico 2017/2018; il fatto potrebbe sembrare insignificante, ma per un quartiere la perdita di una scuola cioè la migrazione dei ragazzi in altri quartieri o addirittura paesi significa l’inevitabile “morte” del quartiere stesso,pian piano lo spopolamento delle famiglie,che cercano altrove i servizi migliori e più comodi».
La perdita della prima sezione, e la conseguente rabbia dei genitori, sembra essere imputabile al mancato raggiungimento del numero minimo di studenti utile per il rinnovo della classe.  «La dirigente scolastica del distretto Biella2 per pochi allievi mancanti (forse uno) al numero minimo di 15 alunni per classe decide in modo molto ambiguo di trasferire tutti gli alunni della nuova classe 1^ a Chiavazza, lasciando la 2^ e la 3^ ancora a Pavignano forse, ma non è noto sapersi nello stesso edificio delle scuole elementari – si legge ancora nell’appello delle famiglie – Premesso che il risparmio e il contenimento della spesa pubblica è un problema ormai sociale che tutti condividiamo, soluzioni diverse si potrebbero trovare soprattutto convocando i genitori degli alunni interessati e ascoltando le motivazioni che ci convincono a rimanere nel nostro quartiere».
  Le famiglie dei ragazzini che a settembre cominceranno la scuola media   domandano, dunque, un ripensamento del provvedimento e la possibilità di esporre il proprio disappunto e le proprie ragioni dinnanzi alla dirigenza dell’istituto comprensivo e ai soggetti pertinenti.        «Chiediamo in quanto genitori responsabili e non pretestuosi che il problema sia seriamente preso in considerazione dalle istituzioni pubbliche comunali competenti a partire dal sindaco, assessore e tecnici scolastici di cui i nostri uffici sono pieni – si legge nella parte finale della lettera- Chiediamo che invece di liquidare il discorso con la semplice garanzia di un servizio scuolabus si impedisca ad altri comuni limitrofi di offrire questo servizio sul territorio del nostro comune di Biella, facendo sì che molti genitori illusi di un servizio migliore portino i figli in altre scuole fuori comune».

 

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