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“La nuova sala giochi di via Torino non è in regola”

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Oggi  la notifica al proprietario dell’avvio di un procedimento per “cambio di destinazione d’uso abusivo” dell’immobile: sono i passi compiuti dalla città di Biella dopo l’apertura, avvenuta pochi giorni fa, di una nuova sala giochi in via Torino 14. Un’apertura annunciata che aveva già messo in preallarme amministrazione e uffici, perché la zona rientra tra quelle in cui, secondo il piano regolatore, non è consentito installare esercizi commerciali di quel tipo, ovvero la cui unica tipologia è ospitare macchine per il gioco.

La verifica degli agenti della polizia municipale è servita proprio a controllare quale fosse la categoria della nuova attività. Una volta accertato che i locali ospitavano unicamente apparecchi per il gioco lecito (ribattezzati dalla norma “new slot” e “video lottery terminal”), ai funzionari municipali non è restato altro da fare che redigere il verbale. «Questa attività» si legge nel documento «rientra nella categoria “sale da gioco, sale bingo e agenzie di scommesse”, definita dall’articolo 10.4 del piano regolatore vigente, e risulta in contrasto con detto piano regolatore poiché nella zona consolidata prevalentemente residenziale nella quale ricade l’unità immobiliare in questione, tale categoria di attività non è contemplata tra quelle consentite».

Il verbale invita i proprietari della sala giochi a cessare l’attività entro dieci giorni, termine entro il quale hanno comunque facoltà di inviare osservazioni scritte o documenti in merito al provvedimento. Decorso il termine, il Comune potrà far valere la sua prescrizione con un’ordinanza.

Oggi  la notifica al proprietario dell’avvio di un procedimento per “cambio di destinazione d’uso abusivo” dell’immobile: sono i passi compiuti dalla città di Biella dopo l’apertura, avvenuta pochi giorni fa, di una nuova sala giochi in via Torino 14. Un’apertura annunciata che aveva già messo in preallarme amministrazione e uffici, perché la zona rientra tra quelle in cui, secondo il piano regolatore, non è consentito installare esercizi commerciali di quel tipo, ovvero la cui unica tipologia è ospitare macchine per il gioco.

La verifica degli agenti della polizia municipale è servita proprio a controllare quale fosse la categoria della nuova attività. Una volta accertato che i locali ospitavano unicamente apparecchi per il gioco lecito (ribattezzati dalla norma “new slot” e “video lottery terminal”), ai funzionari municipali non è restato altro da fare che redigere il verbale. «Questa attività» si legge nel documento «rientra nella categoria “sale da gioco, sale bingo e agenzie di scommesse”, definita dall’articolo 10.4 del piano regolatore vigente, e risulta in contrasto con detto piano regolatore poiché nella zona consolidata prevalentemente residenziale nella quale ricade l’unità immobiliare in questione, tale categoria di attività non è contemplata tra quelle consentite».

Il verbale invita i proprietari della sala giochi a cessare l’attività entro dieci giorni, termine entro il quale hanno comunque facoltà di inviare osservazioni scritte o documenti in merito al provvedimento. Decorso il termine, il Comune potrà far valere la sua prescrizione con un’ordinanza.

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