Attualità
La botanica che ha sposato Guido Piacenza
Dalle alghe marine ai rododendri alpini, sulla rotta che da Livorno, la sua città, e da Pisa, dove svolgeva l’attività di ricercatrice universitaria, l’ha portata al Parco Regionale della Burcina “Felice Piacenza” sulle Prealpi Biellesi. Galeotte le piante: per loro si fa tutto, anche mettere da parte l’amore per il mare, e per lo studio delle piante che ci vivono, per un altro amore più importante, quello sbocciato come un fulmine a ciel sereno per Guido Piacenza, esperto botanico conosciuto visitando per caso il suo famoso vivaio di rose e rarità per amatori.
Oggi su La Stampa Alain Elkann intervista Lady Carolyn Seymour Hanbury. L’articolo è dedicato si meravigliosi Giardini Hanbury di Ventimiglia. Lady Carolyn Seymour Hanbury si fa intervistare in compagnia di Ursula Piacenza, carissima amica e famosa botanica. Ursula Piacenza è la moglie di Guido Piacenza, titolare dell’omonimo lanificio di Pollone. Ma chi è questa biologa di cui a Biella non si parla mai. Ecco il suo interessante profilo preso dal blog di Mimma Pallavicini.
Dalle alghe marine ai rododendri alpini, sulla rotta che da Livorno, la sua città, e da Pisa, dove svolgeva l’attività di ricercatrice universitaria, l’ha portata al Parco Regionale della Burcina “Felice Piacenza” sulle Prealpi Biellesi. Galeotte le piante: per loro si fa tutto, anche mettere da parte l’amore per il mare, e per lo studio delle piante che ci vivono, per un altro amore più importante, quello sbocciato come un fulmine a ciel sereno per Guido Piacenza, esperto botanico conosciuto visitando per caso il suo famoso vivaio di rose e rarità per amatori. Così la biologa marina Ursula Salghetti Drioli dieci anni fa ha messo radici in una fresca e verdissima valle piemontese molto diversa dalla sua realtà mediterranea, in un paesaggio che, se non fosse per la chiostra di montagne che lo chiude alle spalle, sembrerebbe Inghilterra.
Un ménage familiare affiatato, il suo, felice come il nome del ragazzino biondo nato dal matrimonio, che già mostra l’imprinting naturalistico di famiglia. Con il marito condivide il costante impegno privato e le cariche pubbliche a favore della conoscenza del regno vegetale e della conservazione dell’ambiente e dei giardini. Salvo farsi rimproverare scherzosamente da lui un maniacale desiderio di seminare di tutto, di affollare i davanzali di casa con vassoi di germinazione, di perdersi per ore nella bella serra ottocentesca annessa al giardino a ripichettare piantine di annuali in varietà inusuali di cui ordina i semi in Inghilterra e che poi mette a dimora nelle aiuole dell’austero e antico giardino Piacenza. Dice di aver nutrito questa passione già da piccola, una sorta di sentimento materno stupito per la capacità dei semi di dare vita a nuove piante. Ovvio che diventasse socia della prima ora dell’A.Di.P.A., l’associazione nazionale con sede presso l’Orto Botanico di Lucca che promuove la diffusione delle piante per amatori. Quasi altrettanto ovvio che accettasse l’impegno di presidente-coordinatrice di un manipolo di soci di tutta Italia, ai quali sta dando lustro insperato di protagonisti. Signora solare dal carattere lento e riflessivo, Ursula Salghetti Drioli sta giocando bene il suo ruolo con la politica della chiocciola, che adagio fa molta strada. Con lei l’A.Di.P.A. è uscita allo scoperto, fa opera di divulgazione e proselitismo in giro per l’Italia, pubblica un Index Seminum e un notiziario a colori che sono una miniera di conoscenze di prima mano ed espone alla mostra di giardinaggio di Masino nel settore amatoriale, dimostrando che la più sofisticata esperienza di acclimatazione e coltivazione delle piante esotiche e rare è appannaggio non dei vivaisti professionisti, ma di coloro che hanno tempo, curiosità, intuito e nessuna urgenza di ritorno economico. E lo scorso settembre ha condiviso con i soci dell’A.Di.P.A. oneri organizzativi e soddisfazioni della prima edizione di “Murabilia”, mostra nazionale di giardinaggio sulle mura di Lucca che è stata la più visitata e la più rigorosamente scientifica del 2001 e che ha tutte le carte per bissare il successo anche quest’anno.
Rodato il meccanismo, adesso Ursula Salghetti Drioli si sta impegnando con l’associazione Amici di Villa Hanbury, sapendo quanto sia importante accorrere al capezzale di questo prestigioso giardino ligure che non si è ancora del tutto ristabilito da annose e dolorose traversie. Nel suo andirivieni tra Italia marina e montana, in questo periodo trova anche il tempo di collaborare alla nascita di un’associazione dedicata ai rododendri che, almeno, avrà sede a due passi da casa, nel Parco Burcina famoso per la ricchissima collezione di vecchie varietà di questo fiore.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook