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L’agnellino Heidi in visita alla materna del Vandorno

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Sensibilizzare gli adulti contro il massacro di migliaia di agnellini per le feste pasquali, passando dalla sensibilità dei bambini, con questo intento La Cooperativa di Solidarietà Sociale La Famiglia, che opera nell’ambito dei servizi all’infanzia e socio assistenziali ha adottato un agnellino, salvandolo da una triste sorte, per renderlo simbolo di vita e speranza, portandolo in visita nei nidi e scuole dell’infanzia che hanno aderito all’iniziativa.

Sensibilizzare gli adulti contro il massacro di migliaia di agnellini per le feste pasquali, passando dalla sensibilità dei bambini, con questo intento La Cooperativa di Solidarietà Sociale La Famiglia, che opera nell’ambito dei servizi all’infanzia e socio assistenziali ha adottato un agnellino, salvandolo da una triste sorte, per renderlo simbolo di vita e speranza, portandolo in visita nei nidi e scuole dell’infanzia che hanno aderito all’iniziativa.

Giovedì la piccola Heidi ( questo il nome deciso dai bambini) ha fatto visita alla scuola materna del Vandorno. I bambini entusiasti hanno vissuto un’ora di condivisone del loro prato con il piccolo agnellino che ha giocato con loro facendosi accarezzare e nutrire con un biberon.

Ai 60 bambini ed alle loro maestre è stata spiegata dalla Presidente della Cooperativa , Marinella Artioli, la vita di un agnellino, tralasciando l’aspetto tragico della sua vita. Aspetto che è stato affrontato con una breve e triste storia data in omaggio alle famiglie dei bambini, affinchè gli adulti possano divenire veicolo di educazione all’amore ed alla vita, nel rispetto delle differenze.

“L’agnellino, spiega Mainella Artioli, rappresenta tutto ed il contrario di tutto, la vita, la natività, la sofferenza, la violenza della morte. Noi non possiamo e non vogliamo essere giudici di quello che tanti biellesi metteranno sulle loro tavole. Vorremmo solo far capire che la paura, la gioia, la sofferenza non hanno specie. Il giorno che saremo capaci di trasmettere questa empatia ai nostri bambini verso i più denoli, cresceremo uomini che saranno forti e si sentiranno forti proprio nell’indossare le vesti di chi non ha voce, umani e animali”.

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