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In motorino fino a Siracusa

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La corsa in questione è il Crazy italian rally e i cinque ragazzi, testimonial del Biellese grazie all’Atl in questa epopea giù per lo stivale, sono i “somarelli” del team Sensa Cuñisiun, già noti per l’impegno nella promozione della Conca d’Oropa e nella difesa della cestovia del Camino. Alberto Fila, Enrico Pavese, Andrea Debernardi, Davide e Luca Barbi sono partiti domenica dall’Alba Marina

A un giorno e mezzo dalla partenza, i cinque prodi biellesi sono fermi a Genova dopo aver macinato i primi 200 km. Per quando questo articolo verrà letto la speranza è che abbiano già abbondantemente doppiato la distanza e si aggirino lungo le coste della Toscana. Ma quando si partecipa ad una corsa folle già nel nome ogni calcolo è da mettere da parte.

La corsa in questione è il Crazy italian rally e i cinque ragazzi, testimonial del Biellese grazie all’Atl in questa epopea giù per lo stivale, sono i “somarelli” del team Sensa Cuñisiun, già noti per l’impegno nella promozione della Conca d’Oropa e nella difesa della cestovia del Camino. Alberto Fila, Enrico Pavese, Andrea Debernardi, Davide e Luca Barbi sono partiti domenica dall’Alba Marina insieme ad altri sedici intrepidi e attraverseranno l’Italia prendendo parte a questa corsa non competitiva che comincia da Biella e arriva a Pachino, in provincia di Siracusa: 1600 km a bordo di un cinquantino con la piena libertà di scegliere il proprio percorso e l’obbiettivo di tagliare il traguardo entro tre settimane dalla partenza.

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