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Il sindaco di Lessona evita la chiusura di un’azienda

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I dipendenti di un’azienda di Lessona giovedì scorso se la sono vista  brutta, rischiando di rimanere senza lavoro anche per due settimane a causa di un’interruzione dell’energia elettrica. L’emergenza ora è rientrata; tutto si è risolto nel migliore dei modi grazie ad un pronto intervento del primo cittadino, Giovanni Grosso. La motivazione che invece avrebbe spinto il gestore del servizio luce a staccare la corrente sarebbe riconducibile ad un cavillo burocratico assurdo.

I dipendenti di un’azienda di Lessona giovedì scorso se la sono vista  brutta, rischiando di rimanere senza lavoro anche per due settimane a causa di un’interruzione dell’energia elettrica.

L’emergenza ora è rientrata; tutto si è risolto nel migliore dei modi grazie ad un pronto intervento del primo cittadino, Giovanni Grosso. La motivazione che invece avrebbe spinto il gestore del servizio luce a staccare la corrente sarebbe riconducibile ad un cavillo burocratico assurdo.

“Mi sono limitato a compiere il mio dovere – fa sapere Grosso -, sollecitato anche dal corpo dei Carabinieri di Biella che mi hanno contattato. L’azienda in questione, che tra l’altro opera in paese da almeno una quarantina di anni, per pagare le bollette aveva concordato con la società di servizi un piano di rientro. Dalla copia del bonifico di cui ho ricevuto la copia cartacea era chiaro che la corresponsione di quanto pattuito era avvenuta regolarmente, si trattava solo di attendere un giorno affinché il trasferimento del denaro fosse reale; tempi bancari dunque. L’azienda che gestisce l’energia invece si era già attivata per staccare la corrente, senza farsi troppi scrupoli ed io sono dovuto intervenire, emettendo un’ordinanza che bloccasse l’operazione. Non era ammissibile interrompere il lavoro dell’azienda lessonese solo per una questione burocratica che si sarebbe trascinata per chissà per quanto tempo”.

Quando viene staccata la corrente elettrica il nuovo allacciamento non è sempre immediato e agevole. “Per quanto mi riguarda – conclude Giovanni Grosso – non penso di aver fatto nulla di straordinario.  La realtà è questa. Con il libero mercato dell’energia esistono tanti gestori di corrente, ne nasce uno ogni giorno, e non sempre riflettono sulle conseguenze che un’azione, per loro tanto spontanea, potrebbe produrre sull’attività di un’azienda e dei suoi lavoratori”.

Anna Arietti

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