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Il Museo del Territorio inaugura una nuova mostra: “Segno e Disegno”

Il linguaggio artistico di Giorgio Griffa incontra l’eccellenza tessile biellese

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Dopo il grande successo dell’esposizione a tema egizio “Da Taaset a Tutankhamon”, nelle sale espositive al piano terreno del Museo del Territorio Biellese si inaugura una nuova mostra sabato 20 maggio 2023, alle ore 17,30: protagonista sarà la pittura di un grande artista contemporaneo, Giorgio Griffa.

Visibili nei grandi musei del mondo (come la Tate Modern Gallery di Londra, il Museo del 900 di Milano, il Castello di Rivoli e il Dallas Museum of Art negli Stati Uniti), le opere di Griffa si distinguono per la peculiare progressione di Segni primari, su tele prive di telaio e cornice. Linee e segni che si configurano come interventi ogni volta differenti per spessore e per colore, su superfici segnate dalle sottili piegature della tela, che formano una griglia di ombre e luci, risultato dell’incontro tra le memorie del gesto e del segno.

«Io sono convinto – ha spiegato Griffa – che la pittura ha questa memoria così forte, così importante, per cui l’unico gesto che mi resta da fare è quello di mettere il pennello, la mia mano al servizio della pittura».

Dal 20 maggio al 2 luglio 2023, un’esposizione a ingresso libero che sarà molto interessante anche per bambini e ragazzi in età scolare, per conoscere un autore che ha saputo far suo il supporto per il quale il territorio è famoso nel mondo: il tessuto. E grazie alla collaborazione con Reda, nota eccellenza tessile biellese, che fornirà parti di pezze di lana, i più piccoli potranno cimentarsi in attività didattiche che li porteranno a creare la loro opera, prendendo spunto da quelle in mostra.

Racconta Rocco de Ruvo, curatore dell’evento: «L’apprezzamento verso la produzione artistica di Giorgio Griffa nasce non più tardi di 5 anni fa grazie a Davide Volpe, caro amico e fine collezionista che mi ha affiancato in questa appassionante avventura. La sensazione che mi lasciò la visione di un’opera del Maestro, apparentemente così semplice nella sua definizione, fu così emozionante da stimolare la curiosità di capirla, conoscerla, comprenderla ed entrarci in sintonia». Così de Ruvo iniziò a frequentare mostre, gallerie e fiere d’arte, approfondendone la conoscenza. Un percorso che oggi, grazie alla preziosa collaborazione dei tanti soggetti coinvolti, sfocia in una mostra d’arte di ampio respiro che si pone l’ambizioso obiettivo di abbracciare l’intero arco produttivo del maestro torinese, che con la sua produzione sta lasciando un segno indelebile nel panorama contemporaneo internazionale.

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