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Il grande caldo sta sciogliendo i nevai del Monte Bianco

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Il Rifugio Gonella, a 3071 metri lungo la via italiana al Monte Bianco ieri ha chiuso i battenti con almeno un mese d’anticipo per mancanza d’acqua.

Il Rifugio Gonella, a 3071 metri lungo la via italiana al Monte Bianco ieri ha chiuso i battenti con almeno un mese d’anticipo per mancanza d’acqua. L’incredibile situazione è legata ai cambiamenti climatici. La neve sulle montagne valdostane sta fondendo troppo rapidamente, con quasi un mese e mezzo d’anticipo rispetto all’estate scorsa e l’estensione dei nevai in quota intorno al 20 di luglio è pari a quella che un anno fa si misurava a fine agosto, con un deficit che in alcune zone arriva al 60 per cento.

Se banalmente fa caldo e la neve fonde esaurendo il nevaio da cui si attinge l’acqua, c’è ben poco da fare se non chiudere il rifugio rinunciando a una bella fetta della stagione su alcune delle più affollate vie alpinistiche del Bianco. Le temperature elevate estive c’entrano solo in parte e le ragioni della scarsità di neve in quota derivano anche da un inverno piuttosto avaro di nevicate sull’alta Valle d’Aosta e da una primavera insolitamente mite e poco piovosa. Se a 3000 metri i rifugi chiudono, a valle la situazione di fiumi e torrenti è sotto stretta osservazione dell’Arpa, ma al momento non emergono criticità imminenti.

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