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Galli, galline, anatre e maiali tolgono il sonno a Cossato

Il disagio che si protrae ormai dal mese di aprile coinvolge tutti i residenti della tranquilla località Spinei, alla periferia della città

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COSSATO – In via Spinei a Cossato è sorto in breve tempo un allevamento di animali che non fa dormire il vicinato. Si conterebbero, da una stima fatta dai residenti, almeno dieci galli, venti galline, quattro oche, tre anatre, due maiali, un montone, quattro cani e venti conigli.

«Spiace, ma la situazione non è più accettabile. Siamo all’esasperazione – dice Paola, che da aprile viene svegliata ogni mattina alle tre e mezza, quattro -. I versi degli animali rimbombano, è come averli in camera».

Trattandosi di un quartiere residenziale ai margini della città, noto per la quiete, la comparsa di una fattoria inizialmente pareva accettata.
«Credevo di essere soltanto io a soffrire per i versi degli animali e per le urla della proprietaria, poi ne ho parlato con i vicini di casa e, apriti cielo, si è scoperchiato il vaso di Pandora. Erano due mesi che subivamo tutti in silenzio. Io non dormo, ma altri sentono anche la puzza. Abbiamo tentato in diversi di avvicinare la donna per trovare un compromesso, ma purtroppo siamo stati mandati tutti allo stesso paese. La signora possiede molto terreno, su cui potrebbe spostare gli animali, perché loro di certo non prendono l’iniziativa di andare a meditare lontano, preferiscono stare vicini alla gente. Possedere qualche animale è normale e se disturba si trova una soluzione, cosa che in un paese come Cossato andrebbe risolta così, con il buonsenso, ma a quanto pare non è possibile. A giugno ci siamo attivati, non senza timori di ritorsioni da parte di alcuni. Abbiamo letto il regolamento comunale, che peraltro non è chiaro, e contattato l’Arpa, la quale dice che non possono fare nulla perché si tratta di un’iniziativa privata. Abbiamo informato il Servizio veterinario dell’Asl e l’amministrazione comunale, sindaco, ufficio Ambiente e polizia municipale. Il 5 luglio abbiamo protocollato un esposto in Comune. A seguire pare sia giunta la richiesta per un piccolo allevamento famigliare da parte della signora, per la quale dev’essere partito l’iter di verifica. La nostra segnalazione invece sembra essere stata accantonata».

Sentito il sindaco, Enrico Moggio, spiega: «È più che altro una questione fra privati, ma esiste un regolamento comunale che limita il numero degli animali domestici. Bisogna verificare e se eccedessero, come pare che sia, serve prendere provvedimenti, non soltanto per il rumore, ma anche per tutelare il benessere degli animali. Abbiamo già interessato il servizio veterinario e confidiamo di trovare un punto di incontro fra le parti».

Intanto fervono i pensieri e gli animi: «Viviamo scene da Far West – prosegue ancora Paola -. Un vicino esasperato, un giorno ha urlato qualcosa alla donna e lei ha risposto che avrebbe chiamato i carabinieri. Francamente ho sperato che lo facesse, perché ci sentiamo impotenti. Lei discute spesso e in malo modo con i genitori anziani, e si bea con gli animali, parla forte, fa gorgheggi, cosa che li incita a fare ancora più rumore. Spiace che rimanga sempre sulla difensiva pesante, anche quando le abbiamo segnalato che era scappato un gallo. E cosa dire degli animali morti o trovati a pezzi, che inizialmente seppelliva e che adesso getta oltre la rete, come il gallo nero? E delle galline uccise dalle oche? Non so cosa succeda, ma sento e trovo tracce che preoccupano. Un giorno uno dei suoi cani ha ucciso davanti agli occhi di un bimbo un coniglio fuggito in strada. Poi, per carità, possiede galli vanitosi che cantano in tutte le lingue del mondo, che fanno versi strani. Uno è arrivato a cantare alle due e quaranta di notte. Mi è accaduto anche di sentire un passo pesante sul mio tetto: era una sua oca. La cosa buona di questa vicenda, che si poteva avere anche in altro modo, è l’amicizia nata fra i vicini. Abbiamo creato un gruppo di messaggistica chiamato “Gli assonnati”, che può far sorridere, ma sono persone che non ne possono più».

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2 Commenti

1 Commento

  1. Norberto

    25 Agosto 2021 at 8:51

    Questi signori dovrebbero provare ad avere un bar sotto casa aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7..

  2. Pingback: Quartiere Spinei a Cossato, residenti esasperati: «I galli cantano a tutte le ore della notte»

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