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Eugenio Zamperone è il nuovo presidente del Cai

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Dopo sei anni Daniela Tomati lascia la presidenza della sezione di Biella del Club alpino italiano. Giovedì sera, nella sede del di via Pietro Micca, i soci si sono riuniti in assemblea e hanno chiamato a succederle Eugenio Zamperone.

Dopo sei anni Daniela Tomati lascia la presidenza della sezione di Biella del Club alpino italiano. Giovedì sera, nella sede del di via Pietro Micca, i soci si sono riuniti in assemblea e hanno chiamato a succederle Eugenio Zamperone.
Già manager della Asl, conosciutissimo in città sia per i numerosi incarichi pubblici che ha ricoperto, sia per la passione sportiva, Zamperone raccoglie il testimone e avrà il compito di guidare una delle più antiche e prestigiose sezioni del sodalizio. Il Cai, nato dall’intuizione del biellese Quintino Sella, ha festeggiato tre anni fa il suo 150º anniversario e la sezione biellese taglierà questo traguardo nel non lontanissimo 2022.

Il numero dei soci nell’anno in corso ha avuto una positiva inversione di tendenza con un incremento soprattutto tra i giovani. Un dato che premia le molte iniziative proposte nelle scuole, sia primarie che secondarie. A testimoniare la vitalità del Club l’interesse di chi si avvicina alla montagna e decide di frequentare i corsi delle scuole di alpinismo Guido Machetto e di scialpinismo Sergio Scanziani, o di chi voglia conoscere il sottosuolo affidandosi all’esperienza del gruppo speleologico. Nelle scuole giovani istruttori stanno facendo esperienza raggiungendo importanti traguardi: un esempio è stata la spedizione, la scorsa estate, in Kirghizistan con i trentenni Edoardo Polo e Pierluigi Maschietto guidati dall’accademico Cai Gianluca Cavalli.

«Sono commossa. Ho dato tutta la mia passione ma quello che ho avuto in cambio in termini di rapporti umani e di arricchimento personale è stato certamente superiore» ha dichiarato Daniela Tomati tra gli applausi dei soci e dei suoi predecessori Wilmer Acquadro ed Alfio Biella. Commosso anche Zamperone che ha chiesto la collaborazione di tutti. Scherzando ha detto che su questo punto sarà «inflessibile».
Ricordiamo che la sezione biellese gestisce due rifugi sulle Alpi Biellesi, il Coda in valle Elvo ed il Rivetti in quella del Cervo, mentre in Valle d’Aosta ci sono il Quintino Sella nel gruppo del Rosa ed il Vittorio Sella in quello del Gran Paradiso.

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