Attualità
Due ore di coda per sentirsi normali

La ripartenza e lo sblocco parziale hanno generato una situazione assai bizzarra in città. La prima cosa che ha fatto il cittadino biellese è stato mettersi in coda da McDonald’s usufruendo del servizio McDrive.
Cosa c’è di strano in tutto ciò? A nostro avviso poco o nulla, è stata una scelta sincronizzata di alcuni, parecchi, molti con conseguente indignazione di alcuni, parecchi, molti. Ma perché McDrive e non la pizzeria sotto casa? Perché il famoso colosso americano ha fatto del take away il suo punto di forza, perché la famiglia media, spesso con figli a carico, ha scelto un momento di svago diverso per fingere che questa crisi non fosse mai esistita.
Due ore di coda per un panino termosaldato al costo di 2 margherite per molti è stata decisione inconcepibile. Vero, verissimo ma è altresì vero che esiste ancora la libertà di scelta, anche se per alcuni si tratta di una mera assurdità.
Non giudichiamo chi ha intasato la tangenziale per un attimo di normalità, perché confidiamo che, una volta superata la crisi, faranno altrettanto con i locali nostrani.
Che meritano, a differenza di McDonald, una chance in più per ripartire alla grande.
Sulla scia della polemica potremmo fare mille esempi che con il tempo diventeranno ordinaria amministrazione, perché dovremmo andare al cinema, quando abbiamo dei parchi da visitare a piedi? Perché fare la spesa all’Esselunga quando c’è il negozietto sotto casa che durante la crisi ci ha garantito i beni di prima necessità? Perché fare shopping agli Orsi quando ci sono i negozi in via Italia che hanno bisogno di una boccata d’ossigeno? Perché? Perché? Di perché ce ne sarebbero all’infinito e in ogni caso, per qualcuno, faremmo sempre la scelta sbagliata.
Non esiste un’unica via per ripartire e ognuno di noi ha vissuto questo “dramma” a modo suo ed è giusto che ne esca a modo suo.
Il McDonald non è stata una scelta culinaria o strategica, semplicemente era la cosa più vicina alla normalità di tutti i giorni, un po’ come chi critica indistintamente le scelte altrui, quindi tutto sommato non è successo nulla di diverso dall’abituale routine.
Ci sarà davvero da preoccuparsi quando potremo fare qualcosa senza generare critiche o dissensi, allora l’umanità avrà davvero un problema, sì, un problema di troppa umanità.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook
