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Dopo tanti anni mi piace ancora cucinare per tutti

Tiziana Didonè, classe 1949, trascorre la sua vita dietro ai fornelli

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Dopo tanti anni mi piace ancora cucinare per tutti

Dopo tanti anni mi piace ancora cucinare per tutti. Tiziana Didonè, classe 1949, trascorre la sua vita in cucina; è cuoca, un lavoro prima e certamente una passione oggi che prosegue, pur essendo in pensione, al Circolo “Gsd Spolina”.

Dopo tanti anni mi piace ancora cucinare per tutti

Si è trasferita in città da Valle San Nicolao nel 1969, quando aveva 20 anni. Tiziana Didonè, classe 1949, trascorre la sua vita in cucina; è cuoca, un lavoro prima e certamente una passione oggi che prosegue, pur essendo in pensione, al Circolo “Gsd Spolina”.

«Ci siamo stabiliti a Cossato, io e mio marito Luciano Fontanella, per gestire l’allora Vinicola Aglietti e lì siamo rimasti fino al 1972 – ricorda -. Lui era tanto appassionato di bocce, le adorava, “mangiava pane e bocce”. Era stato presidente della Bocciofila “Vallonese”. Siamo poi tornati a Valle San Nicolao al ristorante ”Vallese”. Abbiamo avuto due figli, Daniele, nato nel 1968 e Roberta, nel 1973. Avendo io problemi di salute, sono poi stata ricoverata al Santa Corona di Pietra Ligure per tre mesi. Avevo un linfonodo tubercolare alla gola. Quando mi hanno dimessa siamo tornati a lavorare alla Vinicola di Cossato».

La mensa delle scuole elementari

Nel 1981 lei e il marito si sono occupati della mensa delle scuole elementari e dell’asilo. «Ogni giorno per due anni abbiamo preparato 435 pasti – prosegue -. Quando le disposizioni per le mense scolastiche iniziavano a cambiare, abbiamo ripreso di nuovo alla Vinicola. Nel 2004 mi ho avuto un infarto, ma dopo dieci giorni di riposo sono tornata come nuova. Abbiamo smesso nel 2007, a febbraio, ma mio marito ha iniziato a stare male. A settembre, il 13, è deceduto. Luciano aveva 65 anni. Pensi, siamo andati in pensione e sei mesi dopo è mancato. Abbiamo lavorato per 38 anni insieme, ogni giorno. Io poi non ho saputo stare a casa da sola, dopo una vita trascorsa in mezzo alla gente, così ho ripreso da Federico Aglietti e ho smesso l’anno scorso».

Il Circolo sportivo alla Spolina

Ora Tiziana è passata a gestire la cucina del Circolo sportivo alla Spolina. L’inaugurazione è avvenuta il 7 ottobre 2023: «Ad aiutarmi ci sono il figlio Daniele con Stefania, i nipoti Valentina e Vanessa, soprattutto, con i loro fidanzati, Alessandro e Manuel. Voglio citarli tutti, anche Roberta con Carlo, Melissa, Beatrice, Martino e Alberto con Cinzia. Sono felice perché dopo tanti anni faccio ancora da mangiare per tutti e fàit (ed è tutto). Diciamo che è stata dura. Nei primi tempi alla Spolina, ho sentito la mancanza di mio marito. Chiamavo mio figlio Luciano invece di Daniele. Vedevo lui accanto a me. Adesso va un po’ meglio. Avendo tanta responsabilità, mi concentro sull’impegno».

E’ nata a Strona

«Io sono di Strona – dice ancora -, ma i miei genitori erano veneti e la mia infanzia è stata triste. In casa non avevamo né la luce né l’acqua. Abitavamo in una cascina di Brovato, zona di Quaregna, e prima di andare a scuola distribuivo il latte alle famiglie. La luce è arrivata quando ormai avevo già conosciuto il mio futuro marito. Lavavamo tutto a mano, anche d’inverno, al lavatoio al freddo. Non è stata una vita facile. Ci siamo sposati a maggio nel 1968 e a novembre è arrivata l’alluvione. Per carità, che tristezza, altro che adesso. La gente ha tutto e non è felice lo stesso. Io invece, dopo 54 anni neanche conosco Cossato. Sono sempre stata in cucina e per venire alla Spolina mi sono fatta accompagnare. Il mare l’ho visto a 25 anni quando sono stata ricoverata; in seguito poi, qualche volta si andava».

Mi piace ancora cucinare

«Stare in cucina mi piace fin da ragazzina – conclude Tiziana Didonè -. Penso di avere un po’ di fantasia, faccio cucina piemontese, piatti normali. Senza purcarìe an tal cundiment (senza porcherie nel condimento). Tutti dicono che a mangiare da me si digerisce. Cose belle non ne ho viste tante ma soddisfazioni sul lavoro ne ho avute, anche se ora devo darmi una calmata». La nipote Valentina, che assiste alla conversazione, dice che la nonna è come un generale, ma gli ingredienti del suo successo sono amore, passione e famiglia.
Anna Arietti

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