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Dopo le polemiche annullata “Slap”, la gara femminile di schiaffi sul sedere

Prevista nell’ambito della manifestazione di kickboxing a Torino: le scuse degli organizzatori

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Non si farà la “Slap”, la gara di schiaffi maschile e femminile prevista all’interno del “Mo Fighting Show”, evento dedicato al kickboxing e agli sport di combattimento patrocinato dal Comune di Torino. La decisione è stata presa dagli organizzatori dopo le polemiche scaturite dalla presenza della gara all’interno dell’evento.

Tramite una nota il promoter e organizzatore della manifestazione dedicata al kickboxing, Mihai Oana, si è detto “molto dispiaciuto che sia passato un messaggio completamente sbagliato di quello che vuole essere il Mo Fighting Show” perché lo Slap Tournament aveva l’intento “di essere una dimostrazione di carattere unicamente sportivo, in cui è il gesto sportivo, tecnico e il valore dell’atleta ad essere protagonista. Mi scuso personalmente con tutte le donne e le persone che si sono sentite offese, noi siamo e saremo sempre contro la violenza di genere e contro ogni discriminazione”. Proprio a testimonianza “dell’impegno contro la discriminazione e la violenza sulle donne” e per non essere promotore “di valori che non mi rappresentano, abbiamo deciso di annullare la dimostrazione dello Slap femminile”.

Il promoter ha precisato che la Città di Torino “non era al corrente della scelta di aggiungere all’interno del programma della manifestazione di kickboxing questa attività”. Oggetto di polemica era stato infatti proprio il patrocinio del Comune all’evento sportivo. Patrocinio che viene concesso dietro la firma di un modulo in cui chi lo richiede si impegna, fra le altre cose, a non utilizzare nella comunicazione pubblicitaria di un evento linguaggi o contesti offensivi, discriminatori o stereotipi andando in contrasto con “l’obiettivo dell’amministrazione di concreta affermazione della cultura delle pari opportunità”.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    30 Settembre 2023 at 8:50

    Al giorno d’oggi la pochezza culturale crea ovunque falsi ben pensanti e bigotti che devono necessariamente polemizzare su qualsiasi cosa che rientri nei loro canoni. E al solito le minoranze fanno la voce grossa e costringono le maggioranze a cambiare le cose. La democrazia è morta da molto tempo, ora regna l’ignorantocrazia. Per compiacere pochi si preferisce scontentare molti. Ha proprio ragione il Gen. Vannacci: è un Mondo al contrario.

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