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Domani si decide sull’abbattimento dei lupi

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Ieri il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino ha incontrato a Torino alcuni rappresentanti dei comitati a difesa del lupo, che da giorni chiedono la revisione del Piano per la conservazione e gestione del lupo in Italia, preparato dal Ministero dell’Ambiente con il suo istituto di ricerca, l’Ispra, e la consulenza di un team di esperti.

Ieri il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino ha incontrato a Torino alcuni rappresentanti dei comitati a difesa del lupo, che da giorni chiedono la revisione del Piano per la conservazione e gestione del lupo in Italia, preparato dal Ministero dell’Ambiente con il suo istituto di ricerca, l’Ispra, e la consulenza di un team di esperti.

Il suddetto piano prevede 22 misure per affrontare i problemi di convivenza fra i lupi e gli allevatori. Sono previsti monitoraggio della popolazione, campagne di informazione sui sistemi di prevenzione naturali (cani pastori, rifugi, recinti elettrificati), gestione dei pascoli, lotta agli incroci con i cani, rimborsi più rapidi.

La ventiduesima misura, denominata “Ordinanza ministeriale per la caccia in braccata” prevede, qualora quelle precedenti non abbiano dato risultati, un abbattimento controllato fino al 5% della popolazione complessiva di lupi in territorio italiano.

Per domani, giorno in cui la Conferenza Stato-Regioni dovrebbe dare il via libera finale al Piano Lupo, sono in programma nuove manifestazioni e perfino uno sciopero della fame. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, continua però a difendere la possibilità di abbattimento controllato.

 

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