AttualitàBiella
Dolore per l’improvvisa scomparsa del commendatore Mario Coda
Il dolore e il ricordo di Roberto Simonetti
Dolore per l’improvvisa scomparsa del commendatore Mario Coda
Dolore per l’improvvisa scomparsa del commendatore Mario Coda
L’improvvisa scomparsa del commendatore Mario Coda, storico bibliotecario del Santuario di Oropa, lascia tutti sgomenti e profondamenti rattristati. Lascia un vuoto incolmabile e inestimabile nel panorama culturale e intellettuale. Mario Coda era una figura di riferimento, un esempio di dedizione unico anche al di fuori dei confini provinciali, grazie al suo instancabile lavoro e ai suoi incomparabili contributi.
Perdiamo non solo un grande studioso, che fino all’ultimo si è dedicato alla ricerca e alla conservazione con passione profonda e disinteressata, ma perdiamo anche un grande uomo di rara intelligenza e grande disponibilità, che guardava con speranza ai giovani e infatti era predisposto alla profusione del sapere anziché all’autocelebrazione.
In questo momento di incommensurabile dolore, desideriamo esprimere la nostra vicinanza stringendoci alla sua famiglia e ai suoi cari, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze.
Così una nota di Lega Biella, che prosegue con un ricordo di Alessio Ercoli, membro del Consiglio di Amministrazione del Santuario di Oropa.
“Il legame con il Commendator Mario Coda era per me profondamente personale, prima ancora che istituzionale e culturale. La nostra conoscenza, col passare del tempo sempre più rafforzata, era iniziata quando ricoprivo il ruolo di consigliere comunale. Gli scambi sono diventati via via più frequenti e conserverò per sempre come ricordo speciale, tra le sue email, quella di auguri per la mia nomina a nel Consiglio di Amministrazione del Santuario di Oropa, che mi aveva colpito in modo particolare.
Sono onorato di aver condiviso con il Comm. Coda due esperienze in ruoli che anche lui aveva ricoperto. Aveva tanto da raccontare e molto ne avrebbe avuto ancora. Ne parlavamo spesso quando mi accompagnava tra le stanze, narrandomi aneddoti e ricordi storici, sfogliando con cura libri antichi e riviste introvabili. Quando parlava di queste cose, si sprigionava un’energia e una vitalità eccezionali e i suoi occhi brillavano, emanando tutto il suo entusiasmo per ciò che da decenni faceva. Mi piace ricordarlo così, pensando a quanto ancora avrebbe potuto arricchirci umanamente e culturalmente.
Mi porterò dietro la preziosa eredità dei suoi insegnamenti e della sua insaziabile curiosità. Ho sempre nutrito un profondo rispetto e una sincera stima nei suoi confronti; un sentimento che sono certo sia condiviso da tutti coloro che hanno avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo. Perché di questo si tratta: soltanto nei prossimi mesi e anni ci renderemo conto di quanto fosse rilevante e impegnativo il suo lavoro e di quanto è prezioso il suo contributo.
Mario Coda era la biblioteca di Oropa. Mario Coda rimarrà scolpito nella storia di Oropa e nei cuori di quanti l’hanno conosciuto e lo conosceranno tramite il suo inestimabile lascito documentale, culturale e intellettuale”.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

