Attualità
“Diamo esempio di gioia e bellezza”
Nell’anno dedicato alla “Vita consacrata”, voluto da papa Francesco, suor Elena Gozzi di Cossato, 44 anni, di cui ventitré anni trascorsi in convento, baccalaureata in sacra teologia, racconta la sua esperienza.
Nell’anno dedicato alla “Vita consacrata”, voluto da papa Francesco, suor Elena Gozzi di Cossato, 44 anni, di cui ventitré anni trascorsi in convento, baccalaureata in sacra teologia, racconta la sua esperienza.
“Dopo un lungo cammino, dal 2008 sono impegnata nella formazione delle ragazze presso l’Istituto delle suore Francescane alcantarine di Assisi, prima come maestra delle postulanti, le giovani che vogliono entrare a far parte della nostra famiglia religiosa, poi dal 2010 come maestra delle novizie – spiega -. Il noviziato si svolge nell’arco di un biennio, fra Assisi e Castellamare di Stabia, dove l’Istituto è nato.
“Di recente, dallo scorso novembre, mi è stato assegnato anche un altro incarico. Sono membro del consiglio che governa la provincia italiana della nostra congregazione. La struttura interna prevede una madre generale e diverse province guidate da altrettante Superiore con i loro consigli”.
Le novizie hanno già compiuto una parte del percorso di formazione, di preparazione alla consacrazione. “Il nostro Istituto, nonostante la crisi di vocazioni, conta miracolosamente molte ragazze – prosegue -. Per grazia di Dio, sono tante le novizie che vogliono misurarsi con questa realtà e, per me, poterle seguire nel percorso di avvicinamento al Signore, è una grazia. Al tempo stesso è un’occasione in più per rimanere a contatto con Dio. Sostengo la volontà di papa Francesco di dedicare il 2015 alla vita consacrata. Lui dice che la Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione. La vita consacrata non cresce se organizziamo belle campagne vocazionali, ma se le giovani e i giovani che ci incontrano si sentono attratti da noi, se ci vedono uomini e donne felici. Ugualmente, prosegue il Pontefice, l’efficacia apostolica non dipende dall’efficienza e dalla potenza dei suoi mezzi. È la nostra vita che deve parlare, una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di seguire Cristo”.
A sostenere il pensiero interviene anche la consorella, ex allieva, suor Rosaria Carpentieri: “Suor Elena, mentre insegna, ci parla con lo sguardo fisso sul Signore. Io l’ho conosciuta in convento ed è una testimone autentica, è un modello che incarna perfettamente il carisma del nostro Istituto. La cosa più bella è che vediamo la relazione che ha con il Signore e poi sentiamo la capacità che ha di generare una rapporto con Lui. Per me è la maestra che più sa mostrare il Maestro. L’unico difetto di suor Elena è che si preoccupa troppo, teme di non insegnare correttamente”.
Chi volesse contattare la congregazione delle suore francescane può visitare il sito www.alcantarine.org.
Anna Arietti
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