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“Da oggi sono senza una casa, sono disperata, aiutatemi”

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Nessun tetto sopra la testa per ripararsi ed una richiesta d’aiuto urgente e disperata.
E’ l’appello di Roberta Camino, 53anni. Attualmente ospite di “Emergenza Freddo”, nei prossimi giorni si troverà senza un luogo dove vivere, se non arriverà repentinamente una soluzione alla sua problematica.
Il progetto Emergenza Freddo, infatti, è nato sul territorio biellese per provvedere all’ospitalità notturna nel periodo invernale delle persone senza fissa dimora e terminerà il servizio il 31 marzo.  Per la donna, ad oggi, non resta alcuna alternativa se non la strada.
«Da sabato mattina rischio di trovarmi a passare le giornate e le nottate su una panchina – afferma Roberta Camino -.
Inizialmente la Caritas voleva darmi una mano, anticipando i tre mesi di caparra che servono quando si prende in affitto una stanza, ma il progetto è poi saltato perché temono che con il mio lavoretto io non sia in grado di far fronte alle spese».
La situazione, già di per sé complessa, è ulteriormente aggravata dai problemi di salute.
La signora, alla quale era già stata riconosciuta un’invalidità del 67 per cento, lo scorso 24 febbraio ha avuto il secondo infarto.
«L’attacco di cuore che mi ha colpito lo scorso mese rende tutto ancora più difficile, specialmente perché non avrò una casa per poter trascorrere la mia convalescenza e per riprendermi da questo momento complicato – continua Roberta Camino -.
Il prossimo 12 maggio mi hanno fissato, inoltre, un appuntamento per ridefinire l’invalidità che mi è stata assegnata. Dopo l’ultimo infarto, probabilmente, mi sarà attribuita una percentuale maggiore».  
La donna si rivolge, infine, a tutti coloro che possono darle un aiuto concreto in questi giorni di angoscia.  
«Chiedo se ci sia qualcuno disposto a mettermi a disposizione una casa. Avrei bisogno di un’abitazione situata nei pressi di Viverone per essere vicina al luogo dove lavoro – conclude Roberta Camino -. Attualmente ho un lavoretto di 9 ore settimanali, che mi permette di guadagnare circa 250 euro al mese. Nel caso in cui mi venisse riconosciuta un’invalidità superiore, la pensione aumenterebbe e potrei avere a disposizione qualche soldo in più per le spese». 

Nessun tetto sopra la testa per ripararsi ed una richiesta d’aiuto urgente e disperata.
E’ l’appello di Roberta Camino, 53anni. Attualmente ospite di “Emergenza Freddo”, nei prossimi giorni si troverà senza un luogo dove vivere, se non arriverà repentinamente una soluzione alla sua problematica.
Il progetto Emergenza Freddo, infatti, è nato sul territorio biellese per provvedere all’ospitalità notturna nel periodo invernale delle persone senza fissa dimora e terminerà il servizio oggi, 31 marzo.  Per la donna, non resta alcuna alternativa se non la strada.
«Da sabato mattina rischio di trovarmi a passare le giornate e le nottate su una panchina – afferma Roberta Camino -.
Inizialmente la Caritas voleva darmi una mano, anticipando i tre mesi di caparra che servono quando si prende in affitto una stanza, ma il progetto è poi saltato perché temono che con il mio lavoretto io non sia in grado di far fronte alle spese».
La situazione, già di per sé complessa, è ulteriormente aggravata dai problemi di salute.
La signora, alla quale era già stata riconosciuta un’invalidità del 67 per cento, lo scorso 24 febbraio ha avuto il secondo infarto.
«L’attacco di cuore che mi ha colpito lo scorso mese rende tutto ancora più difficile, specialmente perché non avrò una casa per poter trascorrere la mia convalescenza e per riprendermi da questo momento complicato – continua Roberta Camino -.
Il prossimo 12 maggio mi hanno fissato, inoltre, un appuntamento per ridefinire l’invalidità che mi è stata assegnata. Dopo l’ultimo infarto, probabilmente, mi sarà attribuita una percentuale maggiore».  
La donna si rivolge, infine, a tutti coloro che possono darle un aiuto concreto in questi giorni di angoscia.  
«Chiedo se ci sia qualcuno disposto a mettermi a disposizione una casa. Avrei bisogno di un’abitazione situata nei pressi di Viverone per essere vicina al luogo dove lavoro – conclude Roberta Camino -. Attualmente ho un lavoretto di 9 ore settimanali, che mi permette di guadagnare circa 250 euro al mese. Nel caso in cui mi venisse riconosciuta un’invalidità superiore, la pensione aumenterebbe e potrei avere a disposizione qualche soldo in più per le spese». 

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