Attualità
Conti a posto ma strade da terzo mondo
L’ho visto da vicino nel periodo in cui ho fatto l’assessore provinciale, qualche tempo dopo. Ereditavamo una situazione, diciamolo, tutto sommato in buone condizioni. Ma penserete mica che io a Occhieppo, Barazzotto oppure Susta prima di lui a Biella, oppure Scaramal e Scanzio in Provincia, ottenessimo risultati per via della manna caduta da cielo? La verità è che c’erano programmazione e progettazione. Due concetti che oggi si sono persi nella mediocrità di chi amministra e talvolta nella loro presunzione. E i risultati (non) si vedono. Torniamo alla Provincia. Se leggiamo le gesta del presidente Ramella lui, novello Lancillotto, si auto proclama di continuo come una specie di semi divinità che ha riportato a galla un ente in dissesto.
Provate a immaginare il comune che volete voi e da un anno all’altro smettete di fargli avere soldi. Che cosa potrà mai succedere se non il dissesto? Poi dopo un po’ di anni, limati costi e spese, tornate a dargliene. Il comune tornerà a funzionare dopo aver visto il fallimento da vicino. E’ quello che è successo alla Provincia, è quello che hanno fatto stato e regione con lei, solo che nel nostro teatro in salsa biellese abbiamo un eroe che si erge paladino senza dichiarare che i soldi che gli hanno sistemato l’ente non sono i suoi, ma arrivano da altre parti. E che pur avendoli da un bel po’ di mesi (lo dice lui sui giornali mica io con questa freccetta), non so quante volte ho sentito parlare di bilancio perfetto e conti a posto, non è stato capace di impedire la “frana”, permettetemi il termine, del sistema stradale. Ma la colpa, naturalmente, sarà di qualcun altro. Magari mia, e va bene così.
Guido Dellarovere
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