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Concorso Expo 2015, vince la San Francesco

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La giuria di Expo ha attribuito la vittoria della scuola Biellese. L’elaborato realizzato dai ragazzi è stato scelto tra tantissimi lavori, basti pensare che solo dal Piemonte ne sono giunti ben 120.   

Urla di gioia ieri nella classe seconda E della scuola media San Francesco d’Assisi. I ragazzi non sono riusciti a contenere l’entusiamo e la gioia di fronte ad una notizia tanto bella quanto inattesa. Ad annunciarla l’insegnante di italiano Chiara Verrua, commossa e al tempo stesso orgogliosa del lavoro effettuato. La giuria di Expo ha attribuito la vittoria della scuola Biellese. L’elaborato realizzato dai ragazzi è stato scelto tra tantissimi lavori, basti pensare che solo dal Piemonte ne sono giunti ben 120.   

“La classe pertanto, come da bando, parteciperà a Expo 2015 e sarà protagonista, presentando l’elaborato presso il Vivaio Scuole di Padiglione Italia – afferma con grande soddisfazione Chiara Verrua – .. Il Miur stanzierà 1500 € per la nostra scuola, per pagare le spese del viaggio, dei biglietti e di eventuale materiale didattico”.

Una notizia che arriva insieme ad un altro evento che vede protagonista sempre la seconda E. Oggi pomeriggio,  presso Cascina La Noce (Favaro-Biella), ci sarà la presentazione del progetto realizzato dai ragazzi. A seguire un buffet autogestito con l’assaggio dei piatti protagonisti del racconto  quali la polenta concia il  bunet ma anche il  cous cous.

“Durante il primo quadrimestre abbiamo lavorato ad un cortometraggio dal titolo “Mangia come parli” – spiega l’insegnante –  realizzato con scene animate, create a partire da materiali di scarto industriale forniteci dal centro di riuso creativo Remida di Ponderano, oltre che dalle preziose lane e filate del lanificio Rodina, nonno di un nostro allievo.
 “Con materiali semplici e tanta fantasia  – prosegue Verrua – abbiamo inventato in classe durante l’ora di lettere una storia che parte dai banchi di scuola per parlare non solo di cibi, recupero della nostra tradizione culinaria, in nome dello sloow food, ma anche e soprattutto di integrazione e valori che iniziano a tavola e si rispecchiano nella vita”.