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Compagni di una vita si sposano nel letto del’ospedale

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L’amore è forte, più forte di tutto, anche di una malattia che ti consuma e ti lascia poco tempo. È un inno alla vita il matrimonio celebrato l’ultimo giorno dell’anno all’ospedale “Degli Infermi” di Ponderano, dove si sono detti “sì” un uomo e la sua compagna, ricoverata d’urgenza pochi giorni prima. La donna combatte contro un tumore ormai da giugno, ma di recente le sue condizioni si sono aggravate. Tanto da rendere necessario fare presto, il prima possibile.
Sessantenne lei, ultracinquantenne lui, sono compagni di vita ormai da oltre due decenni. Sabato si sono giurati amore eterno alla presenza delle persone a loro più care. Era un sabato prefestivo, l’ultimo giorno dell’anno, eppure grazie al contributo di molti, è stato possibile organizzare il matrimonio in tempi da record.
A occuparsi del rito è stata la senatrice biellese Nicoletta Favero, che non ha nascosto la propria emozione.
«Stamattina ho celebrato un matrimonio in ospedale – ha scritto sulla propria pagina Facebook -. Si è sposata una coppia di amici in cui Lei ha pochissimo tempo a disposizione, anche se lotta come una guerriera per guadagnarne un po’. Così questo messaggio (la poesia “Ti auguro tempo” di Elli Michler, postata subito dopo, ndr), ricevuto da una cara amica, mi sembra in sintonia col mio animo ed il tumulto di emozioni e lo posto con piacere».
«Si tratta di un’amica di una mia carissima amica – ha poi spiegato dopo essere stata raggiunta telefonicamente -. La conosco da un po’ di anni. Lei e suo marito, biellesi doc, sono persone molto generose. Questo è un un periodo complicato della loro vita, ma desideravano già da tempo formalizzare una convivenza che ormai era da “nozze d’argento”».
Ed è stata proprio la senatrice a cercare di far combaciare tutti i pezzi del puzzle per rendere possibile il matrimonio. «Lei è stata ricoverata d’urgenza venerdì – racconta -, sabato abbiamo iniziato a organizzare la cerimonia. Ringrazio il sindaco Elena Chiorino, il vicesindaco di Ponderano e il segretario comunale Nicoletta Lomanzo, che si sono messi subito a disposizione insieme agli impiegati degli uffici. Un grazie anche alla direzione generale, con il dottor Bonelli che subito si è attivato affinché la responsabile delle attività sanitarie, in quel momento la dottoressa Antonella Tedesco, espletasse quanto di sua competenza. Ovviamente un ringraziamento va infine al personale che, ancora una volta ha dimostrato che abbiamo un ospedale in cui oltre alla professionalità è di casa l’umanità».
«Forse – ha aggiunto a questo proposito – a volte non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo. Dando per scontato che queste cose ci siano e funzionino sempre, invece bisogna, come per la libertà e la democrazia, non dare mai nulla per scontato e coltivare questo fiore all’occhiello del nostro territorio. Anche in questo caso hanno fatto tutto in un momento d’emergenza, sotto le feste, con il personale già alle prese con l’ondata di influenza e i reparti pieni,  eppure non hanno fatto mancare nulla».
Non è stato facile nemmeno per lei, che ha sancito l’unione nel corso della speciale cerimonia civile, benedetta da due parroci invitati per l’occasione: padre Fabio cappellano dell’Hospice e don Andrea Crevola, parroco di Ponderano.
«Volevano già sposarsi da un po’ di tempo – conclude Favero -, poi purtroppo è arrivata la malattia ed è stato tutto rinviato. Adesso si è reso necessario accelerare i tempi. Ero molto emozionata, è stato difficile a livello emotivo. Le prospettive di una coppia dovrebbero essere sempre proiettate al futuro, invece non sempre può essere così.  Il tempo è davvero un dono, ogni momento va vissuto come tale. Quando ti trovi in una situazione di questo tipo, ti rendi conto a maggior ragione di quanto sia prezioso il nostro e quello degli altri».

L’amore è forte, più forte di tutto, anche di una malattia che ti consuma e ti lascia poco tempo. È un inno alla vita il matrimonio celebrato l’ultimo giorno dell’anno all’ospedale “Degli Infermi” di Ponderano, dove si sono detti “sì” un uomo e la sua compagna, ricoverata d’urgenza pochi giorni prima. La donna combatte contro un tumore ormai da giugno, ma di recente le sue condizioni si sono aggravate. Tanto da rendere necessario fare presto, il prima possibile.
Sessantenne lei, ultracinquantenne lui, sono compagni di vita ormai da oltre due decenni. Sabato si sono giurati amore eterno alla presenza delle persone a loro più care. Era un sabato prefestivo, l’ultimo giorno dell’anno, eppure grazie al contributo di molti, è stato possibile organizzare il matrimonio in tempi da record.
A occuparsi del rito è stata la senatrice biellese Nicoletta Favero, che non ha nascosto la propria emozione.
«Stamattina ho celebrato un matrimonio in ospedale – ha scritto sulla propria pagina Facebook -. Si è sposata una coppia di amici in cui Lei ha pochissimo tempo a disposizione, anche se lotta come una guerriera per guadagnarne un po’. Così questo messaggio (la poesia “Ti auguro tempo” di Elli Michler, postata subito dopo, ndr), ricevuto da una cara amica, mi sembra in sintonia col mio animo ed il tumulto di emozioni e lo posto con piacere».
«Si tratta di un’amica di una mia carissima amica – ha poi spiegato dopo essere stata raggiunta telefonicamente -. La conosco da un po’ di anni. Lei e suo marito, biellesi doc, sono persone molto generose. Questo è un un periodo complicato della loro vita, ma desideravano già da tempo formalizzare una convivenza che ormai era da “nozze d’argento”».
Ed è stata proprio la senatrice a cercare di far combaciare tutti i pezzi del puzzle per rendere possibile il matrimonio. «Lei è stata ricoverata d’urgenza venerdì – racconta -, sabato abbiamo iniziato a organizzare la cerimonia. Ringrazio il sindaco Elena Chiorino, il vicesindaco di Ponderano e il segretario comunale Nicoletta Lomanzo, che si sono messi subito a disposizione insieme agli impiegati degli uffici. Un grazie anche alla direzione generale, con il dottor Bonelli che subito si è attivato affinché la responsabile delle attività sanitarie, in quel momento la dottoressa Antonella Tedesco, espletasse quanto di sua competenza. Ovviamente un ringraziamento va infine al personale che, ancora una volta ha dimostrato che abbiamo un ospedale in cui oltre alla professionalità è di casa l’umanità».
«Forse – ha aggiunto a questo proposito – a volte non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo. Dando per scontato che queste cose ci siano e funzionino sempre, invece bisogna, come per la libertà e la democrazia, non dare mai nulla per scontato e coltivare questo fiore all’occhiello del nostro territorio. Anche in questo caso hanno fatto tutto in un momento d’emergenza, sotto le feste, con il personale già alle prese con l’ondata di influenza e i reparti pieni,  eppure non hanno fatto mancare nulla».
Non è stato facile nemmeno per lei, che ha sancito l’unione nel corso della speciale cerimonia civile, benedetta da due parroci invitati per l’occasione: padre Fabio cappellano dell’Hospice e don Andrea Crevola, parroco di Ponderano.
«Volevano già sposarsi da un po’ di tempo – conclude Favero -, poi purtroppo è arrivata la malattia ed è stato tutto rinviato. Adesso si è reso necessario accelerare i tempi. Ero molto emozionata, è stato difficile a livello emotivo. Le prospettive di una coppia dovrebbero essere sempre proiettate al futuro, invece non sempre può essere così.  Il tempo è davvero un dono, ogni momento va vissuto come tale. Quando ti trovi in una situazione di questo tipo, ti rendi conto a maggior ragione di quanto sia prezioso il nostro e quello degli altri».

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