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Ciao Gloria, grazie per avermi donato 35 anni della tua vita

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Gloria era così, solare calorosa aperta colorata generosa, era come molti di voi l’hanno descritta. Gloria era una persona libera, e voleva essere libera, non avrebbe mai rinunciato a questo diritto, come non avrebbe mai rinunciato ai diritti fondamentali: all’uguaglianza, alla libertà, all’autodeterminazione, al diritto ad una esistenza dignitosa, al diritto di una fine dignitosa.

Gloria era così, solare calorosa aperta colorata generosa, era come molti di voi l’hanno descritta. Gloria era una persona libera, e voleva essere libera, non avrebbe mai rinunciato a questo diritto, come non avrebbe mai rinunciato ai diritti fondamentali: all’uguaglianza, alla libertà, all’autodeterminazione, al diritto ad una esistenza dignitosa, al diritto di una fine dignitosa.

Gloria era inclusiva, non avrebbe mai lasciato nessuno fuori dalla porta. Quando studiava ad Este, abitava in una mansarda che già in due si era in troppi, invece a casa sua entravano decine di persone, e lei con la sua solarità accoglieva tutti. Gloria era una Partigiana, una combattente, ma sempre dietro le quinte. Non appariva mai, non si metteva mai in mostra, lavorava nelle retrovie e ai fianchi. Non si arrabbiava mai con nessuno, si arrabbiava solo con me!!!!

Era ospitale ma non voleva mai disturbare, non voleva essere di peso, era e voleva essere indipendente e libera. Durante la malattia mi diceva: “ti rompo!! scusa se ti rompo”. L’impresario delle pompe funebri voleva scrivere nella locandina: “Missaggia Gloria in Barzan, e io: “guardi che si arrabbia, tolga in Barzan”. Lei era libera, e come molti hanno detto, una “farfalla”. Gloria era un’artista, era fantasiosa, amava giocare con le cose e con la vita. Casa nostra è piena di colore. L’ultima volta che abbiamo imbiancato casa ha detto all’imbianchino: “mi piacerebbe che facesse delle spennellate alle pareti”, e lui: “ma Signora che dice, delle spennellate, guardi che poi rimangono”, e lei “ma certo che devono rimanere”. Siamo tornati a casa e c’erano delle piccole strisce di colore. Allora chiama l’imbianchino e gli dice: “ma non così, sia più deciso, le spennellate devo essere grandi e ben visibili”. Ora ho la casa con spellate verdi, verdi chiare, verdi scure, rosse, arancioni, gialle.

Un ringraziamento speciale alla CGIL che gentilmente l’ha accolta per l’ultimo saluto, e un sentito ringraziamento dalla famiglie Missaggia e Barzan per tutti coloro che hanno dimostrato con affetto la loro vicinanza.

Per chi volesse darle un saluto le ceneri di Gloria sono state disperse a Piedicavallo. Ciao Gloria grazie per avermi donato 35 anni della tua vita.

Mauro Barzan

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