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Chiude la discoteca “Fabbrica dell’Oro”

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Ha chiuso ufficialmente i battenti La Fabbrica dell’Oro, ultimo nome dell’ex Barraca, la storica discoteca di Biella in attività dal 1995. Al suo posto potrebbe aprire il Museo della Vespa.
 «I gestori del locale sono persone giovani e competenti ma da un punto di vista economico non era più conveniente continuare» afferma Omar Ronda, proprietario dell’immobile. Gli spazi ormai in disuso potrebbero, comunque, non rimanere vuoti a lungo, vista l’intenzione della proprietà di destinarli ad altro uso. «Il locale non ospiterà più un’altra discoteca, ho in mente un progetto totalmente diverso – continua Omar Ronda -. Possiamo quasi dire che Biella sia la città nella quale è nata la Vespa, in quanto è stata prodotta nel nostro territorio per tanti anni, a partire dai primi del 1900. Per tale ragione mi piacerebbe aprire il Museo della Vespa, lo spazio c’è e si può adattare per questa nuova esigenza».
Niente più balli scatenati e divertimento per i giovani, dunque, ma un luogo di interesse per moltissimi appassionati provenienti da tutto il mondo. «La Vespa fa parte della storia della nostra città e rappresenterebbe una nuova fonte di interesse nonchè di reddito per il Biellese – conclude  Ronda -. Una percentuale degli introiti prodotti dal museo sarebbe inoltre destinata al Fondo Edo Tempia, molto attivo nel nostro territorio».
 Per quanto riguarda la società che fino a qualche giorno fa  ha gestito “La Fabbrica dell’Oro”, continuerà ad essere attiva e lavorerà per tutta l’estate con tanti eventi in programma, prima fra tutti la notte rosa di sabato in piazza Duomo. L’agenda della stagione calda per il gruppo della Fabbrica dell’Oro è parecchio fitta, resta invece ancora incerta la strada che verrà intrapresa in autunno. Una cosa sembra abbastanza sicura: la Fabbrica dell’Oro – intesa come società, staff e organizzazione – non scomparirà. Non è da escludere che “traslochi” in un altro locale o che possa operare in un modo differente, senza sedi fisse.
«Per ora ci concentriamo sull’estate – conferma Alessandro Tropeano, uno dei cinque soci – poi faremo tutta una serie di valutazioni per capire cosa convenga fare».
«Abbiamo lasciato il locale per numerose ragioni – ribadisce -, ma “La Fabbrica dell’Oro” intesa come società non chiude. Esiste ancora e organizzerà numerosi eventi in queste settimane. Passati gli impegni dell’estate, ragioneremo con calma sul da farsi. Al momento non abbiamo ancora deciso nulla».

Ha chiuso ufficialmente i battenti La Fabbrica dell’Oro, ultimo nome dell’ex Barraca, la storica discoteca di Biella in attività dal 1995. Al suo posto potrebbe aprire il Museo della Vespa.
 «I gestori del locale sono persone giovani e competenti ma da un punto di vista economico non era più conveniente continuare» afferma Omar Ronda, proprietario dell’immobile. Gli spazi ormai in disuso potrebbero, comunque, non rimanere vuoti a lungo, vista l’intenzione della proprietà di destinarli ad altro uso. «Il locale non ospiterà più un’altra discoteca, ho in mente un progetto totalmente diverso – continua Omar Ronda -. Possiamo quasi dire che Biella sia la città nella quale è nata la Vespa, in quanto è stata prodotta nel nostro territorio per tanti anni, a partire dai primi del 1900. Per tale ragione mi piacerebbe aprire il Museo della Vespa, lo spazio c’è e si può adattare per questa nuova esigenza».
Niente più balli scatenati e divertimento per i giovani, dunque, ma un luogo di interesse per moltissimi appassionati provenienti da tutto il mondo. «La Vespa fa parte della storia della nostra città e rappresenterebbe una nuova fonte di interesse nonchè di reddito per il Biellese – conclude  Ronda -. Una percentuale degli introiti prodotti dal museo sarebbe inoltre destinata al Fondo Edo Tempia, molto attivo nel nostro territorio».
 Per quanto riguarda la società che fino a qualche giorno fa  ha gestito “La Fabbrica dell’Oro”, continuerà ad essere attiva e lavorerà per tutta l’estate con tanti eventi in programma, prima fra tutti la notte rosa di sabato in piazza Duomo. L’agenda della stagione calda per il gruppo della Fabbrica dell’Oro è parecchio fitta, resta invece ancora incerta la strada che verrà intrapresa in autunno. Una cosa sembra abbastanza sicura: la Fabbrica dell’Oro – intesa come società, staff e organizzazione – non scomparirà. Non è da escludere che “traslochi” in un altro locale o che possa operare in un modo differente, senza sedi fisse.
«Per ora ci concentriamo sull’estate – conferma Alessandro Tropeano, uno dei cinque soci – poi faremo tutta una serie di valutazioni per capire cosa convenga fare».
«Abbiamo lasciato il locale per numerose ragioni – ribadisce -, ma “La Fabbrica dell’Oro” intesa come società non chiude. Esiste ancora e organizzerà numerosi eventi in queste settimane. Passati gli impegni dell’estate, ragioneremo con calma sul da farsi. Al momento non abbiamo ancora deciso nulla».

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