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Carcere Biella: agente aggredito da un detenuto
La denunca del Snappe
Carcere Biella: agente aggredito da un detenuto
Carcere Biella: agente aggredito da un detenuto
Intervento del segretario Sinappe Raffaele Tuttolomondo.
Negli ultimi anni diversi poliziotti penitenziari sono stati sottoposti a visite mediche per gravi fenomeni di stress lavorativo.
Le diagnosi di crisi ansiosa sono in continuo aumento, si può davvero affermare che le condizioni lavorative nei penitenziari stanno cambiando.
Lo stress psico-fisico e la tensione durante il servizio sono fenomeni all’ordine del giorno, così come le aggressioni nei confronti dei poliziotti penitenziari da parte dei ristretti.
Si parla tanto di poliziotti penitenziari indagati per presunte torture, mentre si parla poco delle continue violenze che gli stessi subiscono da parte di detenuti facinorosi che aggrediscono arbitrariamente.
Ricordiamo la recente vicenda accaduta lo scorso sabato presso la Casa Circondariale di Biella, dove un ristretto ha preso a schiaffi un poliziotto lesionandogli il timpano, in quanto pretendeva di farsi la doccia ben due ore dopo l’orario previsto; il collega a seguito degli accertamenti presso il nosocomio cittadino ha riportato una prognosi di 15 giorni.
Altresì rammentiamo come in ottemperanza alle recenti circolari emanate, i detenuti che aggrediscono il personale di polizia Penitenziaria, dopo aver scontato i giorni disciplinari, andrebbero
trasferiti IMMEDIATAMENTE fuori regione.
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Attualmente questo non sta accadendo, pertanto il personale di Polizia Penitenziaria è l’unico a pagarne le spese. SIAMO IN PRIMA LINEA A PRENDE CALCI E PUGNI SENZA MOTIVO.
Si chiede ai vertici dell’Amministrazione di intervenire urgentemente; sono necessari provvedimenti tempestivi, affinché i poliziotti possano espletare la propria attività di servizio in ambienti lavorativi idonei, tali da sostenere i diritti dei lavoratori.
Il SiNAPPe sempre al fianco dei nostri poliziotti.
Raffaele Tuttolomondo
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Doriana
26 Marzo 2024 at 11:07
fare le vittime queste guardie, numeri uno! e tutti quelli che hanno una divisa che si credono dei gladiatori. parlo per giusta causa, perché ho assistito ad una scena fatta a due persone, da mettersi le mani nei capelli, solo perché hanno una divisa. Quindi, questo detenuto come altri, hanno fatto solo bene! 👍