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Cara amica, anch’io ho pensato più volte di ammazzarmi: mi ha salvato mio padre

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A 45 anni, dopo un divorzio difficile avvenuto ben 13 anni fa ma mai compreso dalla gente, continue critiche da parte di tutti per la scelta che ho fatto, l’abbandono dei parenti perché “li avevo delusi”, un lavoro che per dieci anni mi ha dato solo umiliazioni ed una vita trascorsa a giustificare le mie azioni e a difendermi da tutto e da tutti ho deciso anch’io di arrendermi a  questo male e di dire basta!!

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la lettera di una donna che raccontava la sua dispserazione e il perché di un tentato suicidio. A quellalettera risponde ora un’altra lettrice.

Cara E.R. ti scrivo per dirti che oltre a tuo marito, in questa vita schifosa anch’io ti sono vicina per cui non sei più sola ora!

A 45 anni, dopo un divorzio difficile avvenuto ben 13 anni fa ma mai compreso dalla gente, continue critiche da parte di tutti per la scelta che ho fatto, l’abbandono dei parenti perché “li avevo delusi”, un lavoro che per dieci anni mi ha dato solo umiliazioni ed una vita trascorsa a giustificare le mie azioni e a difendermi da tutto e da tutti ho deciso anch’io di arrendermi a  questo male e di dire basta!!

Vivo in questo baratro da oltre sei mesi e non appena cerco di risalire c’è sempre qualcuno pronto con parole o gesti cattivi a ributtarmi giù.

Anch’io ho pensato molte volte che l’unica soluzione per porre fine alla mia disperazione sia il suicidio, non lo vedo come un gesto egoistico ma come una boccata di aria fresca che da mesi ormai non percepisco per colpa dei continui attacchi d’ansia, ma se ad oggi non sono arrivata a fare questo gesto estremo è solo grazie ad una persona meravigliosa, mio padre, che con il suo infinito amore, con i suoi gesti e con la sua capacità di arrivare sempre al momento giusto mi sostiene e mi incoraggia a non mollare.

Come giustamente dici tu nulla ci può curare questo mal di vivere se non la certezza che un giorno ce la potremo fare a riprendere in mano la nostra vita e chissà, dopo la tremenda esperienza vissuta, anche più forti di prima! Ma tutto questo lo possiamo fare solo avendo vicino altre persone che ci comprendono, che non ci considerano delle pazze e che ci parlano con affetto senza giudicarci continuamente.

Spero che questa mia lettera sia un inizio di sostegno e di amicizia tra noi.

Mi piacerebbe conoscerti e proseguire con te questo doloroso percorso fino a quando insieme non troveremo di nuovo la serenità e riusciremo nuovamente a gustare il sapore della vita.
E.B.

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