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Babbani e non, tutti pazzi per il quidditch

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Nel mondo della magia di Harry Potter il quidditch è uno sport fantastico, in cui un particolare tipo di palla viene giocata a cavallo di manici di scopa. Anche la nostra città ha la sua squadra, i Biella Bears Quidditch (BBQ) che ora cerca altri appassionati per rinforzare il team.

Nel mondo della magia di Harry Potter il quidditch è uno sport fantastico, in cui un particolare tipo di palla viene giocata a cavallo di manici di scopa. Anche la nostra città ha la sua squadra, i Biella Bears Quidditch (BBQ) che ora cerca altri appassionati per rinforzare il team.

 

Per i pochi non amanti di Harry Potter, ricordiamo che si tratta di uno sport che comprende regole del rugby, del dodgeball e del classico gioco del “ce l’hai”. In Italia la passione è nata nel 2013 ed è una realtà in crescente espansione. Le competizioni sono molto numerose e possono essere regionali, nazionali, europee e mondiali.

 

«Come si può immaginare – spiega Veronica Rosazza Prin (nella foto), una delle colonne della formazione – le affinità con lo sport ideato dalla Rowling sono molte, ma il gioco del “nostro mondo” presenta alcune piccole differenze. In campo si sfidano due squadre, composte da sette giocatori ciascuna, che dovranno giocare con una scopa tra le gambe, o più semplicemente un tubo, che rappresenta la maggiore difficoltà. Tra i giocatori ci sono: tre cacciatori, due battitori, un portiere e un cercatore. Il campo di gioco è ovale, e ad entrambe le estremità vengono sistemati tre anelli di diversa altezza. I palloni che vengono usati sono la Pluffa, ovvero una palla da volley, e i tre Bolidi, tre palle da dodgeball, tutti leggermente sgonfi. Il gioco comincia con i sette giocatori delle rispettive squadre in ginocchio davanti ai propri anelli, e i quattro palloni posizionati al centro del campo. Al segnale dell’arbitro il gioco ha inizio, e i giocatori si contendono i quattro palloni; i cacciatori devono lanciare in qualsiasi modo la pluffa in uno degli anelli avversari per segnare punti, mentre i battitori hanno il compito di usare i bolidi per colpire gli avversari e farli scendere dalle scope. I portieri hanno semplicemente il compito di proteggere i tre anelli della propria squadra».

Gli appassionati dell’universo fantastico di Harry Potter si staranno ora chiedendo che fine abbia fatto il famoso boccino d’oro. «In questo caso, il boccino – continua Rosazza Prin – è una palla da tennis infilata in un calzino, il quale viene attaccato ai pantaloni di un giocatore supplementare chiamato boccinatore. Il compito dei cercatori è appunto quello di inseguire il boccinatore e riuscire a catturare il boccino. La cattura del boccino decreta il termine della partita e l’assegnazione di 30 punti alla propria squadra». Da ricordare poi che esiste anche una particolare penitenza per chi dovesse smontare la sua scopa o il suo tubo, il giocatore dovrà, in questo caso, raggiungere e toccare gli anelli (le porte) prima di poter tornare a giocare. Gli arbitri sono ben 4, un coordinatore, uno per porta e uno per il controllo del boccino.

 

A Biella la data simbolica per l’inizio di questo speciale sport è stata il marzo 2015, periodo in cui si è svolto il Campionato tra le squadre di quidditch di Milano, Torino e Bologna. Gli allenamenti della squadra cittadina sono aperti a tutti (sia uomini che donne) e si tengono il sabato nel parco vicino al Tennis Biella.

 

«Chi volesse provare a partecipare – continua la diretta interessata – non deve preoccuparsi per l’attrezzatura, perchè la nostra squadra utilizza un’attrezzatura “fai da te”».

 

Per maggiori informazioni si può consultare la pagina facebook della squadra biellese.

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