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Atc Piemonte: approvato il rendiconto finanziario

Il presidente Marchionini: “Previsti investimenti anche su Biella”

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Atc Piemonte: approvato il rendiconto finanziario

Atc Piemonte: approvato il rendiconto finanziario

 

All’indomani dell’approvazione del rendiconto finanziario del 2022, il presidente dell’Atc Piemonte Nord Marco Marchioni esprime soddisfazione e spiega in una nota: “Il ritardo con cui si è giunti a questo traguardo è imputabile principalmente a una verifica della Corte dei Conti su riscossioni e morosità che è giunta ormai a conclusione con esito più che soddisfacente. Accertata la correttezza dei nostri dati, cosa di cui nessuno qui ha mai dubitato, il bilancio ha ricevuto il sì del consiglio di amministrazione dell’Ente”.

E spiega: “Ora, nel giro di breve sarà approvato anche quello del 2023, che è già pronto”. Nonostante uno scenario internazionale complicato e in continuo mutamento, la situazione economica è solida e l’Agenzia ha terminato uno degli anni più difficili della storia, il 2022, con un risultato positivo, ante imposte, pari ad oltre 203mila euro e, circostanza non trascurabile, con il quarto giudizio positivo consecutivo di Deloitte, tra le prime società di revisioni al mondo, ottenuto senza prescrizioni o rilievi.

Bilancio 2023

E anche il 2023, va anticipato, chiuderà con il segno più. “Risultati significativi – dice Marchioni nel comunicato – che dimostrano come Atc abbia continuato il suo percorso di crescita, investendo e progettando, e di questo voglio ringraziare i consiglieri di amministrazione per la serietà, collaborazione e senso di responsabilità, il direttore generale Roberto Ghiglione e tutti gli uffici: poco più di 60 dipendenti al servizio di circa 60mila utenti, quelli del quadrante cui facciamo riferimento”.

Ma quale indebitamento pesantissimo…

In relazione a quanto apparso su un quotidiano secondo cui l’Agenzia avrebbe un “indebitamento pesantissimo”, il presidente Atc smentisce seccamente la notizia: “Oltre a quelli della gestione ordinaria, che peraltro vengono regolamenti onorati nei termini prescritti dalla legge, non abbiamo alcun debito. Quei 388 milioni sono quasi totalmente relativi ai contributi regionali agli investimenti sugli immobili. Di fatto, dunque, sono da considerarsi riserva di patrimonio”.

Il lavoro prosegue

Il lavoro prosegue e gli sforzi si moltiplicano. Marchioni: “Fino all’ultimo giorno del mandato in scadenza, l’obiettivo è quello di continuare a garantire servizi sempre più efficienti e a misura dei nostri utenti, per i quali occorrono specifiche azioni di sostegno. Oggi più che mai è necessario attivare tutte quelle iniziative utili alla ricerca di nuove risorse finanziarie – anche a livello nazionale ed europeo – per far fronte alle sempre maggiori esigenze di un patrimonio immobiliare vetusto e non sempre adeguatamente manutenuto.

 

Ad ogni buon conto sono nati e stanno nascendo nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica dotati di tutti i comfort che nulla hanno da invidiare agli alloggi sul mercato, e in questa direzione sono stati importanti i fondi del Pnrr arrivati dall’Europa, quelli stanziati in via straordinaria da parte della Regione Piemonte – con il neo assessore competente Maurizio Marrone abbiamo avviato un dialogo improntato alla collaborazione – ed i bonus del Governo. E grande è anche l’impegno sul recupero dei cospicui crediti che vantiamo e sull’abbattimento della morosità storica degli inquilini. E’ altresì necessario, poi, far fronte a una serie di necessità acuite dall’emergere delle nuove povertà e dalla crescente fragilità degli utenti. Ogni giorno – prosegue Marchioni – sappiamo di dover dare risposte concrete alle esigenze di un patrimonio immobiliare, composto da circa 15mila tra alloggi, negozi e box nelle province di Novara, Biella, Vco e Vercelli, che è nostro malgrado bisognoso, come detto, di una manutenzione costante”.

Occupazioni abusive

 

Per quanto riguarda le occupazioni abusive, tema caldo e sul quale ancora molto vi è da fare, i risultati positivi raggiunti non esimono Atc, che agisce sempre in collaborazione con Prefetture, Forze dell’ordine e Comuni, dal perseguire un’opera, educativa prima ancora che repressiva, di rispetto delle regole, combinando sempre legalità e coesione sociale. “In un’ottica di giustizia e di equità – dichiara il presidente Atc – chi occupa un alloggio popolare senza averne il diritto perché non paga affitti calmierati medi di 96 euro e le bollette, deve esser messo nelle condizioni di lasciare nel più breve tempo possibile il posto a quei nuclei familiari che, in graduatoria magari da anni, aspettano silenziosamente”. Infine, uno sguardo alle nuove dotazioni tecnologiche realizzate in questi anni per favorire la comunicazione con gli inquilini, evitando loro inutili spostamenti per raggiungere gli uffici territoriali. Sono stati rinforzati Urp e contact center ed è stato dato modo agli utenti di comunicare con vari strumenti digitali tra cui il nuovo sito, il chatbot h24 e una applicazione gratuita “salta coda”. Sono tutti servizi, ricordano dall’Ente, che si possono comodamente utilizzare da casa tramite smartphone, iPad o computer.

 

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