Attualità
A Ponderano il Comune se ne frega del coronavirus e organizza il sopralluogo per assegnare un appalto milionario
Questa mattina a Ponderano, in piena emergenza coronavirus, l’amministrazione comunale ha organizzato un sopralluogo per affidare l’appalto milionario per la gestione della Casa di riposo «Don Matteo Zanetto». Nonostante alcune disdette di soggetti interessati già pervenute alla posta del sindaco Roberto Locca (nella foto), il Comune tira diritto e conferma l’appuntamento per oggi alle 9,30.
«Questa operazione- dice Marco Romano, capogruppo della lista d’opposizione «Ponderano Merita» – sembra in totale contrasto con le regole ferre imposte dall’emergenza Covid-19 e proprio per questo non risulta affatto che il sopralluogo sia inderogabile, vista l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Così come hanno fatto altre stazioni appaltanti, quindi, nulla impedirebbe di rinviare la visita a tempi migliori, e ci chiediamo la ragione di tanta immotivata fretta. E anche se, come ha specificato il Comune, il sopralluogo sarà soltanto esterno alla struttura e rapido, potrebbe esporre i partecipanti a rischio di contagio, proprio mentre tutte le istituzioni stanno invitando i cittadini a restare nelle proprie case, per minimizzare i rischi».
Romano rincara la dose: «Non dimentichiamoci che la gara d’appalto è per la concessione della struttura e non per la mera gestione di alcuni suoi servizi. Pertanto è di tutta evidenza che per poter ponderare un’offerta adeguata occorrerebbe una valutazione approfondita e non certo un breve sopralluogo esterno, magari con la paura di contrarre il coronavirus. Inoltre questa procedura raffazzonata e sbrigativa, in questo preciso momento storico, rende impossibile la partecipazione di altri soggetti eventualmente interessati, magari provenienti da fuori Regione, che potrebbero presentare progetti e offerte migliorative».
«Tutto considerato – conclude quindi Romano – penso che la scelta del Comune di Ponderano, oltre che scriteriata, sia passibile di annullamento da parte delle autorità competenti. Ma al di là degli aspetti formali, sui quali valuterà chi di dovere, qui siamo di fronte a un comportamento grave e scorretto, a una gravissima mancanza di rispetto non solo nei confronti degli aspiranti partecipanti al bando, ma della struttura stessa, che va valorizzata nel migliore dei modi, ma anche di tutti coloro che in futuro la utilizzeranno, ovvero i nostri anziani, che meritano una Casa di riposo di eccellenza, affidata ai migliori e non, magari, ai più temerari che non hanno avuto paura di sfidare l’emergenza sanitaria per partecipare a questo kafkiano “rapido sopralluogo esterno”».
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