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“A Natale adottate a distanza uno dei nostri animali”

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Vivere la Fattoria” è un qualcosa di più d’un sogno o forse di diverso,  un modo di concepire il rapporto uomo – animale che arriva da lontano, esattamente dalla California.

Vivere la Fattoria” è un qualcosa di più d’un sogno o forse di diverso,  un modo di concepire il rapporto uomo – animale che arriva da lontano, esattamente dalla California.
Nel 1986 sulle colline che sovrastano il lago di Viverone, a Roppolo, Cristiana Tua, tornata dagli Stati Uniti, getta i semi per realizzare un luogo dove gli animali,  la natura e gli uomini possano incontrarsi, intrecciarsi, viversi senza ferirsi, senza sovrapporsi o sovrastarsi.
La casa di famiglia e il terreno circostante sono il luogo ideale per realizzare tutto questo. Iniziano ad arrivare i primi ospiti a 4 zampe. cani, gatti e cavalli. Con loro le prime vittime della follia umana: aria relegata in  una piccola posta di cemento in  attesa di vivere la sua vita una volta l’anno in occasione del carnevale, Capitano, già avviato verso il  macello a soli 10 anni, diventato in seguito con Gigi e Franci uno dei personaggi più amati della fattoria. Da li un susseguirsi di nuovi ospiti e battaglie per preservare quell’angolo di paradiso dagli interessi edilizi degli uomini. Cristiana inizia la sua opera di  fattoria didattica dove viene proposta la Pet Therapy, fra i  primi in Italia insieme al Niguarda di Milano nel 1987. I cavalli diventano veicolo di aiuto per le persone sofferenti, spesso bambini con autismo e sindrome di down.
I cavalli riabilitati senza l’uso di morsi, fruste , speroni in un rapporto reciproco di amicizia e rispetto. Insieme ai cavalli la famiglia cresce e crescono i visitatori della fattoria. Cominciano ad affluire sempre più numerosi i centri estivi e le scuole dei diversi comuni biellesi e di fuori provincia, le famiglie per le gite nei prati con gli animali e gli appassionati per le passeggiate a cavallo. Cominciano ad emergere tra tutti gli animali i personaggi più amati dai piccoli visitatori: Francy il maialino vietnamita e gigi il pony hanno segnato l’estate e l’esperienza di tanti bimbi ed insieme hanno condiviso questo passaggio sulla terra fino a spegnersi a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro lo scorso anno.
Come spesso capita per chi realizza un sono basato sulla solidarietà i ricavi del cuore devono fare i conti con le perdite del “portafoglio”. La famiglia oggi conta 60 membri e nonostante l’impegno senza sosta dell’associazione  e la passione dei volontari, mantenere in piedi tutto questo sta diventando sempre più difficile.
Abbiamo raggiunto Cristiana chiedendole cosa la spinge, insieme a suo figlio Mark e Manuela con i loro tre piccoli bambini a dedicare così tanto tempo e soprattutto energie in un impegno che molto spesso le Istituzioni nemmeno notano. “Se i sogni avessero copertura finanziaria, non sarebbero più sogni, ci spaventeremmo davanti ad utili, ci chiederemmo se abbiamo veramente fatto tutto per i nostri animali. Quello che vorremmo è solo riuscire a mantenere salda questa nostra comunità fatta di gambe, braccia, zampe, code, becchi e amore, tanto amore.” Risponde Cristiana che lancia un appello a tutti i biellesi che vogliono condividere con lei questo progetto di vita “Per Natale potete aiutarci adottando a distanza uno dei tanti animali che ospitiamo e che potrete scegliere venendo a trovaci o semplicemente visitando la nostra pagina web, www.viverelafattoria.it, il mio telefono è sempre acceso per chiunque voglia informazioni”. Facciamo nostro l’appello di questa fattoria, un’eccellenza del biellese, forse da cominciare a riconoscere a livello istituzionale. Per chi volesse fare donazioni il conto corrente dell’associazione è IT71A06090443900000104500
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