Seguici su

Attualità

A Mongrando una serata sulla storia dell’anarchico Giuseppe Pinelli

Appuntamento il 19 ottobre per la presentazione del libro

Pubblicato

il

L’assessorato alla Cultura del comune di Mongrando ha organizzato per giovedì 19 ottobre  alle 20.30, presso il salone della Biblioteca un incontro che vedrà protagonista Claudia Pinelli, figlia di Giuseppe Pinelli, anarchico e partigiano. Per l’occasione verrà presentato il libro dal titolo: “Una storia quasi soltanto mia. La breve vita di Giuseppe Pinelli anarchico”. Il volume è stato scritto da Licia Pinelli e Piero Scaramucci.
Giuseppe Pinelli, ferroviere, animatore del circolo Ponte della Ghisolfa e giovane staffetta nella Brigata Autonoma Franco, morì nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era illegalmente trattenuto per accertamenti in seguito alla esplosione di una bomba nella sede milanese della Banca nazionale dell’agricoltura in piazza Fontana.
La prima versione data dal questore Marcello Guida nella conferenza stampa convocata poco dopo la sua morte sarà quella del suicidio (la famiglia viene avvisata da alcuni giornalisti, quando Camilla Cederna, Giampaolo Pansa e Corrado Stajano, nel cuore della notte vanno a casa Pinelli. La moglie chiama in questura, vuole sapere perché non l’hanno avvisata. “Non avevamo tempo”, fu la risposta.
In tanti non credono – da subito – a questa versione dei fatti. Nei mesi successivi alla morte di Pinelli il ‘Comitato cineasti contro la repressione’ raccoglierà numerosi materiali per la realizzazione di un lungometraggio sulla vicenda. L’opera sarà portata a termine da due gruppi di lavoro coordinati da Elio Petri e Nelo Risi. Alla vicenda si ispirerà anche l’opera teatrale di Dario Fo: “Morte accidentale di un anarchico”. Decine saranno i libri, i filmati, le opere teatrali, le installazioni artistiche, le canzoni dedicate a Pinelli e al suo assassinio, non solo in Italia.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *