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Cerco Michele, nato a Biella trent’anni fa

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Cerco mio fratello

Cerco Michele, nato a Biella trent’anni fa
«Cerco mio fratello, nato a Biella il 14 gennaio del 1989».

Arriva dalla nostra città l’ultimo appello pubblicato sui social network.
A chiedere una mano è Scila Menaldo, 22enne residente in città. Venerdì si è rivolta anche a diversi gruppi che si occupano di questi casi su Facebook, sperando che le condivisioni possano aiutarla a ritrovare il fratello.

«Cerco ormai da anni mio fratello Michele, nato a Biella il 14 gennaio 1989 – spiega -. E’ stato portato via dalle assistenti sociali di Santhià a 2 anni. So che ha trascorso un periodo in un istituto a Vercelli e poi, forse, è stato adottato da un medico. Ha una voglia sulla coscia».
Non è il primo tentativo fatto dalla ragazza e dai suoi familiari per rintracciare Michele: «Abbiamo provato più volte, io e suo papà con la compagna – spiega -, a scrivere a “C’è posta per te”, per adesso purtroppo senza avere riscontro…».

La sua speranza è quella di riuscire a ritrovarlo e conoscerlo: «Spero in un miracolo, grazie a tutti voi per la condivisione da Biella. Michele, noi tutti ti aspettiamo a braccia aperte…».

Quando nacque Michele, i suoi genitori erano giovanissimi: appena sedici anni la mamma, venti il papà. Anche per questa ragione la madre venne fin da subito seguita dagli assistenti sociali e affiancata, all’interno di una casa famiglia. Nel frattempo la relazione tra i due ragazzi si interruppe e dopo una serie di vicissitudini, complice una situazione economica particolarmente precaria, si decise per l’affidamento. Era il 1991.
«Ho solo saputo che fu portato in un orfanotrofio di Torino – spiega il padre naturale, Giovanni Panetti, uomo originario di Vercelli che oggi vive in provincia di Livorno -, da allora io e le sue sorelle perdemmo le tracce di Michele. Stiamo cercando in tutti i modi di contattarlo».

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