SportValli Mosso e Sessera
Riccardo Nicola si laurea campione del mondo
Il portacolori del Gse Zegna ha trionfato nell’icosathlon

Riccardo Nicola si laurea campione del mondo. Il giovane portacolori del Gse Ermenegildo Zegna ha infatti conquistato la medaglia d’oro a Besançon, in Francia, ai campionati iridati di icosathlon. Ovvero il “doppio decathlon”, specialità delle prove multiple.
Si tratta di una disciplina estremamente impegnativa, che prevede la disputa di ben 20 gare nell’arco di due giorni. Durante la prima giornata sono in programma 100 piani, salto in lungo, 200 hs, lancio del peso, 5mila, 800, salto in alto, 400, lancio del martello e 3mila siepi. Mentre nella seconda si affrontano 110 hs, lancio del disco, 200 piani, salto con l’asta, 3mila, 400 hs, lancio del giavellotto, 1.500, salto triplo e 10mila.
Riccardo Nicola si laurea campione del mondo
Nella kermesse transalpina Nicola è stato praticamente perfetto, aggiudicandosi il titolo mondiale e stabilendo il nuovo primato italiano con 11.984 punti. Vediamo nel dettaglio i risultati delle sue prove – 100 metri: 11”41; salto in lungo: 6,69 metri; 200 hs: 25”23; lancio del peso: 10,34 metri; 5mila: 20’22”83; 800: 2’09”41; salto in alto: 1,89 metri; 400: 52”38; lancio del martello: 20,12 metri; 3mila siepi: 12’10”04; 110 hs: 15”96; lancio del disco: 32,63 metri; 200: 23”68; salto con l’asta: 4,00 metri; 3mila: 11’09”20; 400 hs: 57”04; lancio del giavellotto: 52,95 metri; 1.500: 5’01”36; salto triplo: 12.94 metri; 10mila: 47”09.
Il commento
«I punteggi e le regole sono redatte dalla federazione internazionale Iaum e sono simili a quelle World Athletic e Fidal, pur con alcune differenze – ha spiegato -. Bisogna completare tutte le gare anche di corsa e nei salti in elevazione si hanno al massimo sei tentativi. In precedenza avevo gareggiato in un icosathlon nel 2015 a Tartu, in Estonia, da Under18, vincendo i Mondiali di categoria. Recentemente, dopo la preparazione gli Italiani Assoluti di prove multiple, mi sono dedicato alla preparazione di questo evento. Per un decatleta l’icosathlon è un miraggio affascinante e spaventoso allo stesso tempo, perché il fisico viene portato all’estremo. A rendere tutto ancora più impegnativo c’è la gestione dell’imprevisto. Due giorni di gare così intensi non si preparano solo sul campo, ma anche nella testa. Occorre sapersi adattare a condizioni meteorologiche imprevedibili, a piccoli infortuni, alla fatica che cambia il corpo e la mente prova dopo prova. Alimentazione, recupero, strategia: tutto va calibrato, modificato e riscritto in corsa».
«Per me l’Icosathlon è questo: mettere alla prova la capacità di arrangiarsi, di trovare risorse differenti quando pensi di averle finite – ha concluso -. E’ una sfida, si fa tutto senza pretendere la perfezione ma cercando di cavarsela nel modo migliore. Proprio per questo ho scelto di spingermi oltre. Non solo per misurarmi con gli altri, ma per scoprire qualcosa di nuovo su di me».
LEGGI ANCHE: Zanchetta campione d’Italia per la terza volta con le giovanili dell’Inter
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook