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Biella Rugby, oggi test contro l’Asti

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Torna in campo il Biella Rugby. Oggi alle 17 il XV gialloverde affronterà la seconda amichevole del suo precampionato. Dopo la netta vittoria di una settimana fa contro San Mauro, i ragazzi di coach Callum McLean affrontano questa volta l’Asti, compagine con un breve trascorso in A alle spalle e che la scorsa stagione è retrocessa dalla serie B alla C.

Torna in campo il Biella Rugby. Oggi alle 17 il XV gialloverde affronterà la seconda amichevole del suo precampionato.

Dopo la netta vittoria di una settimana fa contro San Mauro, i ragazzi di coach Callum McLean affrontano questa volta l’Asti, compagine con un breve trascorso in A alle spalle e che la scorsa stagione è retrocessa dalla serie B alla C.

Domani toccherà invece alla formazione Under16, che ha brillantemente superato il primo turno ad eliminazione diretta per l’accesso al campionato Elite di categoria contro il Valcamonica. La seconda giornata vedrà i giovani lanieri sfidare in trasferta i bresciani del Rovato. Sempre domani (nel pomeriggio, alle 15 oppure alle 16) le due squadre Under14 gialloverdi si affronteranno in una sfida dimostrativa nel nuovo centro sportivo OpenKinetik di Corso Avilianum, a Vigliano, nell’ambito della manifestazione “Una giornata di Sport insieme” che si svolgerà in occasione della Festa di San Michele. Uno stand del Biella Rugby sarà presente già dal mattino.

Vittorio Munari a Biella elogia l’importanza del vivaio

Mercoledì sera la Club House del Biella Rugby ha ospitato Vittorio Munari, direttore generale del Petrarca Padova, che ha tenuto una conferenza dal tema “Importanza e costruzione del settore giovanile”. L’eclettico ex rugbista, allenatore (tra gli altri del Resto del Mondo), dirigente sportivo prima al Petrarca Padova, poi al Treviso per dodici anni, prima di tornare al Petrarca, giornalista e telecronista, ha voluto trattare un tema che gli sta particolarmente a cuore: appunto la “semina del rugby”. L’ha affrontato parlando della propria esperienza, di quando a metà degli anni ‘80, al Petrarca Rugby si era resa evidente la fine di un’epoca e lui si dovette arrangiare per ricostruire dalla base, una scuola tecnica che negli anni ‘90 avrebbe portato alla società di Padova decine di scudetti e alla formazione di tre tecnici e quindici giocatori azzurri, tra questi i fratelli Bergamasco e Bortolami.

Munari ha raccontato, che in assenza di un “testo sacro” che gli fornisse un metodo testato per la formazione di tecnici e giocatori, prese in esame i primi due livelli dei manuali di rugby della federazione neozelandese cercando di adattarli alla realtà italiana. «Poi – ha spiegato – era necessario trovare qualcuno che quel “testo sacro” ce lo avesse dentro» e portò a Padova il neozelandese Chris Roden, lo affiancò all’italianissimo Giorgio Sbrocco e creò il centro studi Petrarca, il primo del suo genere in Italia a quei tempi.

Alla serata sono intervenuti, oltre ai dirigenti e ai tecnici gialloverdi, anche quelli di diverse società piemontesi interessate all’argomento. «Apprezzo di cuore la strada intrapresa dal Biella Rugby – ha dichiarato Munari -, molto simile a quella che sono venuto a raccontare: la scelta di affidare al modello neozelandese l’insegnamento del rugby e l’importanza data al settore giovanile. Per questo motivo il mio rapporto con il presidente Vittorio Musso è ottimo e di grande stima. Insieme siamo convinti dell’importanza della centralità del club che deve essere depositario del suo sapere rugbistico, che deve diventare il seme per generare nei giovani amore puro per questo sport».

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