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La caldaia bloccata provoca il gelo anche tra Pietrobon e Caldesi
Il consigliere all’attacco: “Gli alunni hanno di nuovo dovuto fare lezione col giaccone, ma lei minimizzerà”. La replica del vicesindaco: “Sì, minimizzo! Alle 10 il problema era già risolto”
A distanza di un mese esatto dal giorno in cui i bambini della scuola primaria De Amicis sono tornati a casa per un guasto alla caldaia, lo stesso inconveniente accade ora anche alla scuola elementare Fermi Borgonuovo. A puntare l’indice sull’ennesimo disguido è il consigliere comunale Roberto Pietrobon che ha affermato: “Oggi gli alunni hanno dovuto fare lezione con il giaccone addosso (bambini dai 6 ai 10 anni!) perché la caldaia della loro scuola è andata in blocco fino alla tarda mattinata. Chissà, anche questa volta l’assessore “Maria Antonietta” Caldesi dirà che questo è un non problema, minimizzerà l’accaduto e leggerà queste parole come un attacco politico e strumentale".
"Purtroppo – ha aggiunto -, come alla Regina di Francia quando il popolo chiedeva il pane e lei proponeva le brioches, al vice sindaco (speriamo per ancora pochi mesi) Caldesi fare lezione al freddo o dover rimanere a casa (addirittura una settimana come successo alla Scuola dell’Infanzia di Pavignano il dicembre scorso) non è un tema che dovrebbe allarmare l’amministrazione comunale perché lei e il “nostro” sindaco sono troppo impegnati a fare le “maschere” al Carnevale. Ci sono le priorità e la manutenzione, il riscaldamento e lo stare bene a scuola evidentemente per l’assessore all’Istruzione non lo sono".
"Parafrasando un noto detto novecentesco – ha concluso sarcasticamente – mi auguro proprio che una 'caldaia li possa (politicamente) seppellire'. Ne guadagnerebbero tutti, a partire dai nostri e dalle nostre bambine”.
La replica del vicesindaco non si è fatta attendere: "Ha ragione il consigliere Pietrobon! Come da lui preannunciato – afferma -, di fronte al suo ennesimo e, mi consenta, ormai scontato e quindi noioso intervento polemico che grida allo scandalo per un blocco alla caldaia di un paio d’ore alla scuola Fermi-Borgonuovo, l’assessore all’ Educazione minimizza!".
E questo perché, assicura l'assessore, alle 10 del mattino il problema era già risolto.
"Quindi, caro Pietrobon – continua -, non solo minimizzo, ma penso che tu dovresti vergognarti a sottolineare inconvenienti di questo genere al solo fine di denigrare questa Amministrazione. Complimenti! Se questa è la “costruttiva” opposizione dei miei avversari politici, posso solo mettermi a ridere. Non rido, invece, ma mi indigno di fronte alla tua mala fede, che ti porta addirittura a mentire: non è vero che i bambini di Pavignano, il mese scorso, sono stati a casa da scuola una settimana. Sono stati immediatamente spostati alla scuola di Vaglio. E poi… basta dipingere come fai tu la situazione delle scuole di Biella: sono scuole “nostre”, non della maggioranza. Biella può andare orgogliosa della condizione delle proprie scuole: dati nazionali lo testimoniano ed il consigliere Pietrobon lo sa!".
Il discorso si sposta infine sul fronte economico: "Il consigliere sa quanto costa, in questo periodo di carenza di risorse, continuare ad assicurare i servizi, a cominciare dalla mensa scolastica e dagli asili nido. E se l’unico rimprovero mosso alla sottoscritta è quello di aver partecipato alla sfilata di carnevale, in veste di assessore all’istruzione, con i bambini delle scuole (arrivare a criticare questo fatto si commenta da sé), beh, posso quindi ritenere di avere sinora agito bene e nell’interesse delle nostre scuole e della nostra città!".
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