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Cinquanta sfumature di Salamanca: arte, storia, cultura e divertimento

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E così, una mattina d’inizio settembre partiamo anche noi, 26 allievi del Liceo G. e Q. Sella, come tanti studenti e giovani da ogni parte del mondo, per raggiungere Salamanca.

E così, una mattina d’inizio settembre partiamo anche noi, 26 allievi del Liceo G. e Q. Sella, come tanti studenti e giovani da ogni parte del mondo,per raggiungere la città della cultura, la città universitaria, la città delle Cattedrali, del “Lazarillo de Tormes” e della rana, la città giovane e vitale che non dorme mai, la città che sa sempre come sorprenderti con la sua storia, i suoi colori, i suoi scorci talvolta inaspettati, i suoi monumenti di pietra chiara che paiono quasi sculture di sabbia, in una parola: Salamanca. Le circa due ore di volo fino a Madrid e altrettante di pullman valgono la pena poiché, appena giunti in città nella tarda serata 8 settembre 2014, ci accorgiamo immediatamente del carattere vivace e allegro di questo luogo,con le sue luci, i suoi edifici illuminati e con tutta la gente a passeggiare per le strade.

Una volta scesi incontriamo le famiglie ospitanti e insieme a loro andiamo a casa. Ciò che ci colpisce di più è sicuramente il fatto che quasi tutte le nostre famiglie ospitano anche altri altri ragazze e ragazze in soggiorno studio: ci sono italiani, americani, inglesi, tedeschi, coreani, austriaci… e questo dimostra che Salamanca è davvero una città cosmopolita ed accogliente. Durante la nostra permanenza, ogni mattina frequentiamo le lezioni in lingua spagnola alla scuola DILE, anch’essa caratterizzata dalla presenza di tanti studenti stranieri e insegnanti molto preparati e simpatici (in particolare Seve). Poi visitiamo la città passando sempre per la Plaza Mayor, che è la piazza principale, delimitata da quattro facciate tutte porticate sulle quali spicca il Palazzo Comunale, occupata dai tavolini dei bar e sempre affollata di gente, specie la sera e soprattutto nei giorni di festa quando concerti e musica riecheggiano in ogni angolo. Vediamo la famosa Università ed in particolare la sua facciata che accoglie i visitatori con una piccola sfida. Infatti tra le numerose decorazioni che la caratterizzano c’è una rana di pietra e la tradizione vuole che chi riesce a vederla avrà fortuna negli studi o si sposerà presto. Alcuni di noi ci sono riusciti:speriamo che funzioni! Inoltre svolgiamo un’attività nel Mercado Central de Abastos ovvero il mercato coperto, ci rechiamo ad Alberca, un piccolo paesino delle stradine di pietra,dalle vecchie case e dall’atmosfera un po’ rurale, recitiamo e reinterpretiamo le famose opere  “la Celestina” di Fernando de Rojas proprio nell’orto di Callisto e Melibea(i due protagonisti della storia) e “Lazarillo de Tormes” proprio vicino al ponte sul fiume Tormes(dove si ambienta parte dell’opera). Infine saliamo sulle torri medievali della Cattedrale dalle quali godiamo un bella vista della città tra archi rampanti e guglie, ci rechiamo ad Ávila cittadina circondata da antiche mura e da ultimo visitiamo Segovia, molto famosa per l’acquedotto romano. Qui abbiamo anche la possibilità di ammirare “El Alcazár”, un palazzo medievale con arazzi,armature,vetrate colorate e torri che lo fanno assomigliare a quelli delle fiabe. Così, dopo lunghe camminate per le strade di Salamanca, visitando i luoghi più interessanti, dopo aver imparato tante cose nuove e aver conosciuto tanti nuovi amici e amiche,dopo esserci abituati agli orari un po’ “elastici” degli spagnoli e aver passato ore nei negozi della Calle Toro della città (almeno le ragazze), dopo esserci lasciati travolgere dai suoi profumi e dai suoi sapori, dopo tante parole e anche tante risate nella “caliente” lingua spagnola, la nostra settimana volge al termine.

Rimane solo il  tempo per vivere un’ultima notte “loca” ballando e divertendoci in un locale di Salamanca, poi purtroppo dobbiamo tornare a casa, ma, nonostante tutto siamo sicuri che non ci dimenticheremo mai di questa avventura né tanto meno di questa città che ci ha accolti così caldamente come solo gli spagnoli sanno fare, regalandoci sempre qualcosa di nuovo ed emozionante e che rimarrà sempre nel nostro cuore o meglio en nuestro corazón!

Lisa Rossetti

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