Seguici su

Biella

“I 30 all’ora anche in tutta Biella? Sarebbero un’assurdità”

“A Biella, finché sarò in giunta, ai 30 all’ora le auto non viaggeranno mai, tranne in zone particolari dove è già così”. Parola di Moscarola

Pubblicato

il

30 all'ora

BIELLA – “A Biella finché sarò in giunta io, ai 30 all’ora, le automobili non viaggeranno mai”. Poi ci ripensa, Giacomo Moscarola, e spiega: “Anzi. A pensarci bene, in città, ci sono già punti in cui le auto devono andare ai 30 all’ora di velocità. Ovviamente però si tratta di zone particolari, diciamo così, sensibili”.

Moscarola: “In certi punti i 30 all’ora potrebbero paradossalmente causare guai”

“Questi limiti – continua – sono imposti nei pressi di scuole, in zone in cui la visibilità è scarsa oppure le carreggiate ridotte. Adottare indiscriminatamente un provvedimento simile, mi pare assurdo. Una pura e semplice bandiera ideologica, non suffragata da nessuno studio serio. Un altro esempio: che senso avrebbe imporre una velocità così ridotta, in via Ivrea? Si tratta di una strada a doppio senso di marcia, ampia, dove comunque non si può viaggiare oltre i 50 all’ora di velocità. Ai 30 all’ora ho provato ad andare, qualche giorno fa: pare proprio di non muoversi. Si rischia quasi di causare dei guai”.

“Parlo per Biella, non conosco Bologna. Magari lì ci sono ragioni concrete”

Il vicesindaco poi fa dei dovuti distinguo, perché ogni realtà ha le sue peculiarità.

“La sicurezza stradale e l’inquinamento non mi pare c’entrino nulla, con questa storia. Dopodiché non conosco bene Bologna. Magari lì ci sono delle ragioni concrete, che però non sono ancora riuscito a capire pur leggendo diversi resoconti. Un provvedimento da grandi città, forse? In centro a Roma magari si potesse andare ai 30 all’ora… Lì, il problema è che si è sempre fermi, per l’intensità del traffico. Ovviamente la metto sul ridere, perché nel provvedimento di cui tanto si parla, in questi giorni, non ci trovo nulla di replicabile e soprattutto di valido per noi. Ribadisco la situazione: a Cossila, vicino alla scuola, c’è l’obbligo dei 30 all’ora. E così pure nella zona al Piazzo o in via Lamarmora nei pressi dell’Esselunga. Per ovvie e fondate ragioni di tutela dei pedoni. Altrove sarebbe assurdo. E’ un po’ come per le piste ciclabili. Non sono sempre e comunque utili. Dipende dalla città e dalle zone in cui vogliono realizzare”.

“Incidenti provocati principalmente dalla distrazione”

Moscarola, che è assessore alla viabilità e alla polizia locale, ragiona quindi sulla sicurezza stradale e sul comportamento dei biellesi al volante: “Studi alla mano, gli incidenti sono determinati soprattutto dalla distrazione dei guidatori. E tra i motivi principali di distrazione c’è l’uso del telefono cellulare. Lo dicono tutte le statistiche, nazionali e locali. L’anno scorso ci sono stati quasi quaranta pedoni investiti in città. Vado a memoria, ma quasi tutti sono avvenuti di giorno. Morale? Incidenti e investimenti non sono quasi mai determinati da punti della città poco illuminati o strade strette, bensì dal comportamento delle persone che guidano auto o altri mezzi. Probabilmente poi c’è anche un paradosso, provando a leggere ulteriormente certe statistiche: le persone la sera o di notte, aumentano e di molto l’attenzione e la soglia di prudenza. Di giorno, magari, si fidano troppo del diritto di precedenza sulle strisce pedonali rischiando di incorrere, appunto, in automobilisti distratti o altro. Al di là di queste ipotesi, la sicurezza stradale sta nei comportamenti degli automobilisti, non certo in divieti assurdi imposti dalle autorità politiche per chissà quale ragione”.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

4 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    27 Gennaio 2024 at 16:31

    I 30 Km/h devono diventare illegali in qualsiasi città. E’ ora che i cittadini si ribellino a queste imposizioni che arrivano da persone che probabilmente l’auto non l’hanno mai guidata in vita loro se non per spostarsi per fare la bella vita. Chi i mezzi li usa per lavorare e studiare non può essere penalizzato da queste decisioni frutto di un pesante ritardo mentale. Smettiamola di permettere ai politicanti di lavarsi le mani di un non problema, creando un problema. i 50 Km/h NON sono un problema per la sicurezza. Non lo erano quando le auto erano profondamente pericolose non lo sono oggi che sono sono dotate di sofisticati sistemi di sicurezza.

  2. Aldo

    28 Gennaio 2024 at 7:55

    prima di attraversare ,anche i pedoni dovrebbero guardare se arriva un mezzo e magari non sbucare e buttarsi sulle strisce pedonali 30 km non li rispettano neanche le biciclette, sarebbe una imposizione sbagliata.

  3. Steap63

    28 Gennaio 2024 at 8:56

    Con gli imbecilli che girano in città anche i 30 sarebbero eccessivi. Ma avete mai visto che idioti transitano in Via Ivrea o al mattino scendono da Tollegno percorrendo Via per Tollegno a 300 all’ora? Sono poi soprattutto gente che fa le consegne del pane o piccoli artigiani o gente che potrebbe partire 5 minuti prima… con la scusa che devono andare a lavorare…. ma sei hai un incidente non ci vai proprio a lavorare… è elementare ma certi non ci arrivano. L’assessore dovrebbe girare a piedi e guardare cosa succede al mattino nei pressi delle scuole. Ma i vigili dove sono? Poi purtroppo sia i ciclisti che i pedoni ci mettono del loro.

  4. alessandro

    28 Gennaio 2024 at 11:30

    magari ė colpa dei pedoni ……che politici populisti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *