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Siamo pieni di patacche

Anni fa arrivò il riconoscimento dell’Unesco che inserì il Santuario di Oropa nel circuito dei Sacri Monti

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La sanità svenduta ai privat. Stiamo pagando il fatto di far parte di un quadrante formato dalle Asl di Biella, Vercelli, Novara e VCO in cui è l’Asl di Novara a farla da padrona, vivendo (e non solo in ambito sanitario) della luce riflessa di Milano.

Siamo pieni di patacche. Che non rendono un centesimo. Anni fa arrivò il riconoscimento dell’Unesco che inserì il Santuario di Oropa nel circuito dei Sacri Monti.

Siamo pieni di patacche

Siamo pieni di patacche. Che non rendono un centesimo. Anni fa arrivò il riconoscimento dell’Unesco che inserì il Santuario di Oropa nel circuito dei Sacri Monti. Di fatto quello della Vergine Nera era già un sacro monte, con il Santuario mariano e le sue cappelle, ma pareva che il riconoscimento dell’Unesco potesse portare chissà quali benefici. Invece, non si è andati oltre a qualche depliants e se non fosse per la carità dei pellegrini, qualche lascito e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, il Santuario di Oropa rischierebbe di non avere neppure più le coperture sui tetti dei suoi edifici.

Biella Città Creativa

In tempi più recenti, all’inizio del mandato della Giunta Corradino, Biella ricevette il riconoscimento di Città Creativa. Dite la verità, un riconoscimento che stupì tutti poiché se qualcosa di creativo ha avuto il Biellese lo deve al suo comparto tessile che però, mentre arrivava la patacca, stava contando le fabbriche chiuse in tutto il comprensorio. Ma, del resto, quali siano stati i benefici di quel riconoscimento, ce lo stiamo ancora chiedendo in molti. Certo, non si è tradotto in benefici economici.

Ed allora viene da domandarsi quali siano gli aspetti realmente positivi di quei riconoscimenti, se non un impalpabile prestigio per altro anche questo sminuito dal fatto che di riconoscimenti a zero costi ne vengono elargiti ogni anno a mani larghe.

Guardiamo al Fai

Se vogliamo parlare di impegni seri e tangibili, gli esempi sono da riercarsi altrove, guardando per esempio al Fai (Fondo Ambiente Italiano) che ogni anno stanzia milioni di euro per la salvaguardia e gli interventi conservativi del patrimonio architettonico ed ambientale italiano. O all’intervento disposto dalla Regione Piemonte per il recupero ed il restauro di palazzo Cisterna, al borgo storico del Piazzo. Interventi questi per i quali non servono le patacche, ma investimenti.

DELLO STESSO AUTORE LEGGI ANCHE: Un museo del tessile che sia di tutti

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    14 Marzo 2024 at 8:11

    Siamo pieni di polemiche. Quasi ogni giorni c’è qualcuno che si alza dal letto e sente l’irrefrenabile bisogno di fare polemica su qualcosa. Un disperato bisogno di trovare qualcosa per cui lamentarsi. Biella Città Polemica Unesco. Ecco il riconoscimento che manca, anche se in verità andrebbe assegnato a una ben determinata categoria di cittadini, che esternano polemiche in mancanza di un hobby migliore al quale dedicarsi.

  2. Stephan

    14 Marzo 2024 at 16:12

    Polemizzare sulle polemiche è una polemica…

    • Maura

      21 Marzo 2024 at 10:44

      Eggià. Surreale che chi continua a cercare di creare flame e polemiche accusi altri di essere polemici.

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