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Tommy Project ha un nuovo… progetto

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Novità in arrivo da parte dei Tommy Project, già ospiti della rubrica musicale ‘Biella come Seattle’ nel mese di marzo. Il Tommy Project prosegue sulla sua strada: musica originale cantata in italiano, sogni, sensazioni e sentimenti personali, ma anche in qualche modo comuni un po’ a tutti.

Novità in arrivo da parte dei Tommy Project, già ospiti della rubrica musicale ‘Biella come Seattle’ nel mese di marzo.

Il Tommy Project prosegue sulla sua strada: musica originale cantata in italiano, sogni, sensazioni e sentimenti personali, ma anche in qualche modo comuni un po’ a tutti.

Il gruppo è principalmente composto da Tommaso Testa, cantautore, affiancato da Jacopo Lunardi, batterista; a loro si affiancano vari e ottimi collaboratori quali Stefano Temporin e Davide Fontana, nonché un ospite di lusso come Alex Gariazzo.

Il nuovo lavoro comprende due brani originali nuovi e una cover rivisitata di Neffa, le cui registrazioni sono avvenute nel salotto di casa di Tommaso (che personalmente voglio immaginare con pareti affrescate e soffitto a cassettoni, idealmente perfetto per assorbire le vibrazioni e i riverberi)!

A seguire la realizzazione, un tecnico del suono eccezionale: Sem Cigna (noto per aver lavorato con Subsonica e Bloody beetrots) che è anche batterista di un gruppo parallelo in cui suona Tommy: i Floppy Flowers.

Ci spiegano così la scelta particolare di dedicarsi a un EP anziché al classico disco che di solito comprende una decina di brani: “Abbiamo svolto delle ricerche di mercato che ci hanno portati a concludere come alla fine sia meglio registrare brani singoli per cercare di solleticare le etichette discografiche affinché siano loro a richiederci ulteriore materiale. Abbiamo l’obiettivo di farci conoscere e creare interesse, perché non si crea un contratto discografico chiedendo un contratto discografico, ma aumentando la curiosità verso quello che produciamo”.

Grazie ai numerosi concerti fatti nel 2013, la band ha raccolto qualche contatto interessante, catturando l’attenzione di ascoltatori attenti. “Si procede a piccoli passi – continua Tommaso -, ma stiamo costruendo delle basi solide per il futuro, anche perché, dal punto di vista artistico, siamo molto attivi”.

Conclude infine Tommy raccontandoci la propria scelta di concentrarsi su una produzione esclusivamente in italiano, che sembra un po’ ispirarsi al passato, pur senza perdere il contatto con il presente:  “Ho fatto della nostra musica un fattore culturale tutto italiano, i cantautori della vecchia generazione cantavano di amore, distacco, incertezza, delusione, ed erano anche molto romantici e sofferenti. Ad un certo punto mi sono accorto che quei temi rispecchiavano completamente le mie sensazioni personali che avevo vissuto e che sto vivendo sulla mia pelle, condividendole con milioni di italiani dal 1960 ad oggi grazie a quei testi. E cosi è stato lampante e chiaro quello che avrei dovuto fare: scrivere canzoni riprendendo quella scia in una specie di amarcord dal sapore antico in cui si respira l’aria dell’Italia  di 50 anni fa, che era un paese in crescita, bellissimo, passionale e autentico e non mi interessa sembrare anacronistico perché, a causa della situazione in cui siamo, è quella l’Italia in cui avrei voluto vivere e non questa attuale. Spero quindi di far dimenticare tramite le mie canzoni anche solo per un momento, le difficoltà di questo momento storico.”

Maria Carola Saccoletto

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