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Cronaca

“Siamo scesi dal treno e abbiamo visto le fiamme”

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“A bordo nessuno si era accorto di nulla, abbiamo notato le fiamme soltanto una volta scesi dal treno, a Biella”. A raccontare la disavventura vissuta ieri sul Santhià-Biella delle 19,10 è un pendolare biellese, che nonostante tutto sceglie la strada dell’ironia.

“A bordo nessuno si era accorto di nulla, abbiamo notato le fiamme soltanto una volta scesi dal treno, a Biella”.

A raccontare la disavventura vissuta ieri sul Santhià-Biella delle 19,10 è un pendolare biellese, che nonostante tutto sceglie la strada dell’ironia.

“Il treno era mediamente pieno – ricorda -, era uno di quelli vecchi, non un Minuetto. A bordo ho avvertito il solito e ben noto odore di gasolio, misto a quello di freni bruciati. Garmì, si direbbe su per le valli. Insomma, l’odore che si sente sempre. Però il treno è partito regolarmente”.

La sorpresa è arrivata una volta giunti a destinazione, alla stazione San Paolo di Biella.

“Il treno si è fermato al binario 4 – continua a ricordare il passeggero -. Quando siamo scesi, ho notato una colonnetta di fumo, ma non le ho dato peso. Ho solo pensato che sarebbe ora di elettrificare la linea. Soltanto una volta uscito dal sottopassaggio, ho capito che qualcosa non andava. Due tizi, anziché dirigersi all’uscita, hanno proseguito verso il binario. A quel punto ho visto il fuoco sulla fiancata del treno, sopra al carrello delle ruote. Le fiamme avevano iniziato a lambire la carrozza. Alcuni passeggeri hanno attirato l’attenzione del macchinista di un altro treno e poco dopo è arrivato un dipendente, di gran carriera, con l’estintore tra le mani. Ha spento il fuoco ed è finita lì”.

“La scena più bizzarra – continua il pendolare biellese – è stata quella alla quale abbiamo assistito un attimo prima che il personale si accorgesse del principio di incendio: il capotreno era a bordo e faceva il consueto giro per controllare che non ci fosse più nessuno, ignaro, suppongo, del fuoco sotto di lui. Per fortuna tutto si è risolto senza conseguenze”.

Un altro ricordo fa sorridere il passeggero in questione: “A Santhià è salito il controllore e ha redarguito un ragazzo, colpevole di aver appoggiato un piede sul sedile. “Poi ci si lamenta sempre e si dice che i treni e le ferrovie fanno schifo” gli ha detto. Andandosene ha aggiunto: “E si ricordi che per queste cose ci sarebbe pure una penale!”. Non so perché, ma adesso, ripensando a questa scena, mi scappa da ridere…”.

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